Incidenti stradali a Milano: ancora una ciclista travolta. Purtroppo, non è passato neanche un giorno dall’ultimo incidente mortale che coinvolgeva una giovane ciclista, e già ne dobbiamo raccontare un altro. Questa volta è una donna di 43 anni, di origini straniere, che è stata gravemente ferita e ora si trova ricoverata in ospedale dopo un intervento d’urgenza. Fortunatamente, questa volta è ancora viva e l’incidente non è stato causato da un camion o da angoli ciechi. L’incidente è avvenuto in una via centrale della città, dove si suppone che sia possibile muoversi in sicurezza. Purtroppo, però, gli incidenti gravi che coinvolgono ciclisti a Milano avvengono spesso nel centro della città. Non si dovrebbe vivere con la paura di essere schiacciati da un camion o travolti da un’auto.
L’incidente è avvenuto intorno a mezzogiorno in corso XXII Marzo, quando una Smart, guidata da una donna di 73 anni con a fianco un uomo di 78 anni, ha perso il controllo, forse a causa dell’eccessiva velocità. L’auto si è sbandata e ha colpito un palo, proprio mentre la ciclista stava passando in quel preciso istante. La donna è stata colpita dal palo di ferro che indica la zona parcheggio ed è stata trasportata in ospedale in condizioni gravissime, con numerose fratture. Gli anziani a bordo della Smart sono stati feriti in modo non grave e sono stati ricoverati in ospedale.
Solo ventiquattro ore prima, sempre in una zona centrale di Milano, una giovane traduttrice di 28 anni ha perso la vita a causa di un incidente con un camion. Francesca Quaglia era stata agganciata dal camion mentre attraversava un incrocio con il semaforo verde. Nonostante abbia cercato in tutti i modi di farsi notare, battendo sulla portiera del camion, non c’è stato nulla da fare. È stata trascinata per diversi metri prima che l’autista si accorgesse dell’accaduto.
Questo incidente è la quinta vittima a Milano dall’inizio dell’anno e la sedicesima in Italia solo nel mese di agosto. La madre di Francesca, dispiaciuta per la perdita della figlia, ha deciso di cremarla perché sapeva che la giovane non avrebbe voluto un funerale tradizionale. “Non posso immaginare mia figlia in una bara, lei era libera e piena di vita”, ha detto la madre.
Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha chiesto l’aiuto del Ministero per capire come intervenire su questi incidenti, mentre il ministro Matteo Salvini ha confermato la massima attenzione e disponibilità al dialogo. Si spera che il dibattito parlamentare sul nuovo codice della strada possa portare a miglioramenti in termini di sicurezza stradale per i ciclisti. Il ministro ha anche annunciato di voler convocare al più presto i principali produttori nazionali di biciclette per discutere di sicurezza, investimenti e tecnologia. È fondamentale agire per evitare che tragedie come queste si ripetano in futuro.