Inquinamento di 2600 metri quadrati di terreno, lascito velenoso del bitumificio. Il terreno apparteneva al cavatore Gaffurini. L’assessora Bianchi: «Chi ha inquinato pagherà»
Circa 2600 metri quadrati di terreno sono stati contaminati da idrocarburi: è la nuova problematica ambientale che grava sul Comune. Siamo nel bel parco delle Cave di San Polo, dove sta sorgendo la casa delle associazioni: l’edificio, dopo tre anni di lavori e quasi un milione di euro di spese, con un aumento principalmente dovuto al costo dei materiali, è quasi pronto e verrà inaugurato tra fine settembre e ottobre (manca solo l’installazione dei pannelli fotovoltaici). Ma il Comune ha dovuto sborsare anche 60mila euro di spese extra per rimuovere la terra contaminata da idrocarburi, lascito velenoso di coloro che hanno tratto profitto (privato) da quell’area per poi fallire. La società del cavatore Gaffurini era proprietaria del terreno e lì hanno lavorato la Nuova Beton e poi San Polo Asfalti. Non tutte le scorie sono state rimosse: “C’è ancora una grande porzione di terreno contaminato nei pressi della casa: il Comune interverrà rivalendosi poi sui privati”, commenta l’assessora all’Ambiente Camilla Bianchi, decisa anche ad accertare le responsabilità di chi ha inquinato: “Con la caratterizzazione in corso verranno chiarite anche le responsabilità”. Fabio Capra, ex assessore all’Ambiente e padre del parco delle Cave, tiene a precisare: “Anche se i proprietari dell’area sono falliti già quando ero assessore, il Comune ha richiesto al liquidatore di essere risarcito per la spesa sostenuta per il ripristino ambientale”. Il Comune sta anche predisponendo il bando per affidare la casa del parco alle numerose associazioni che lo animano. Tuttavia, sul quartiere di Buffalora incombe ancora il progetto della maxi discarica Castella, riproposto da Garda Uno dopo che l’ultimo progetto è stato respinto dal Consiglio di Stato. “Il 13 settembre ci sarà una prima riunione nel quartiere: stiamo organizzando una grande protesta in vista della conferenza decisoria che si terrà in Provincia il 27 settembre. Questa parte della città ha già dato, non permetteremo altre ferite ambientali”, conclude Capra.