La dirigente scolastica del liceo Majorana di Rho, Elisa Iacazio, è stata confermata al suo posto nonostante la controversia che l’ha coinvolta lo scorso maggio. In quell’occasione, la preside aveva pubblicato un post su Facebook mettendo in dubbio le certificazioni per i disturbi specifici dell’apprendimento (Dsa). L’ufficio scolastico territoriale per la Lombardia ha inviato una comunicazione ai genitori e agli studenti che avevano denunciato l’accaduto, sottolineando che non sono emersi episodi discriminatori nei confronti degli studenti con bisogni educativi speciali iscritti al liceo Majorana.

Il post della dirigente scolastica aveva suscitato proteste da parte degli studenti, che avevano interrotto le lezioni e organizzato un presidio di protesta davanti alla scuola, e da parte dei genitori. La preside Iacazio aveva successivamente chiesto scusa a chi si era sentito offeso, cancellato il post e spiegato il senso di quanto scritto. Tuttavia, la vicenda era arrivata all’ufficio scolastico regionale, all’Associazione italiana dislessia e alla consulta provinciale degli studenti di Milano.

Gli studenti, nella loro lettera, avevano sottolineato che le scuse non risanavano il grave danno educativo ed emozionale causato a decine di studenti, che si sentivano non tutelati da chi avrebbe dovuto garantire loro il pieno diritto all’inclusione e al pluralismo. Alcuni genitori avevano auspicato che la preside venisse trasferita in un’altra scuola a causa del compromesso del rapporto di fiducia e stima nei confronti di Iacazio.

Nonostante ciò, l’ufficio scolastico ha deciso di confermare la dirigente alla guida del Majorana, affermando che non sono emersi episodi discriminatori e che è stato mantenuto il confine tra i fatti accaduti e il rischio di strumentalizzazione per delegittimare l’operato della preside. La comunicazione inviata dall’ufficio scolastico ha concluso l’istruttoria sulla vicenda senza ulteriori seguiti.

La decisione di confermare la dirigente scolastica ha sollevato diverse reazioni tra gli studenti e i genitori. Molti si sono sentiti delusi e hanno espresso il loro dissenso riguardo alla gestione della situazione da parte dell’ufficio scolastico. Tuttavia, la conferma di Iacazio dimostra che, nonostante la controversia, le istituzioni hanno ritenuto che non ci fossero prove concrete di discriminazione nei confronti degli studenti con bisogni educativi speciali. Resta da vedere come questa decisione influenzerà il clima all’interno del liceo Majorana e il rapporto tra la preside, gli studenti e i genitori.

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