Otto tifosi sono stati identificati come responsabili degli scontri tra i supporter del Como e della Sampdoria dello scorso 16 luglio. Quella sera è stata una notte di follia, con una rissa dai contorni assurdi: le due squadre avevano infatti giocato due amichevoli in località diverse. Il Como a Bormio, la Sampdoria a Livigno. Le due tifoserie si sono poi incrociate al ritorno, a Villa di Tirano (Sondrio). Non è escluso che si fossero dati appuntamento, o che una avesse teso un agguato all’altra. In pochi minuti è scoppiato l’inferno: urla, insulti, bastonate, botte nel parcheggio di un ristorante sulla statale, che è rimasta bloccata per qualche istante. Gli avventori del locale, spaventati, hanno chiamato le forze dell’ordine, che hanno avviato un’indagine per individuare i responsabili dei fatti. Alla fine di luglio erano già stati identificati e denunciati quattro tifosi del Como, appartenenti al gruppo ultras ‘Maledetta Gioventù’, nei confronti dei quali il questore di Sondrio aveva emesso il Daspo. Oggi la Questura di Sondrio ha emesso altri quattro Daspo, della durata da due a dieci anni, nei confronti di altrettanti ultras della Sampdoria. Le indagini della Digos di Sondrio hanno permesso di rintracciare i quattro tifosi, tra i 23 e 36 anni, tutti residenti in provincia di Genova, alcuni dei quali già destinatari di provvedimenti simili per episodi di violenza in occasione di altre partite di calcio.

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