Incidenti ciclistici e pericoli sulla pista ciclabile: l’appello di Antonio Bettini
Negli ultimi tre giorni si sono susseguiti diversi incidenti che hanno coinvolto i ciclisti, con due di loro costretti a ricorrere alle cure ospedaliere. La causa di questi incidenti sembra essere dovuta ai spessi cordoli gialli posti lungo una strada divisa in due corsie, una dedicata alle macchine e l’altra alle due ruote, per una distanza di 500 metri. Antonio Bettini, un villeggiante di Verzedo e esperto corridore, che vive proprio di fronte a questo tratto stradale, è intervenuto per soccorrere i ciclisti coinvolti in questi incidenti.
Bettini è un appassionato ciclista che ha percorso alcuni dei tracciati più famosi d’Europa. Da oltre un anno, egli ha segnalato il pericolo rappresentato da questi cordoli ai vigili urbani, alla Comunità montana, al Comune, alla Provincia, all’Anas e ai Carabinieri. La sua proposta era quella di sostituire questi cordoli con una semplice striscia gialla dipinta sul terreno, in modo da rafforzare l’idea di una situazione di viabilità promiscua.
Il tratto stradale in questione è particolarmente ripido e coincide con la strada utilizzata dai residenti per raggiungere le proprie abitazioni in macchina. L’appello di Bettini ha avuto un certo effetto, infatti giovedì mattina sono stati rimossi i primi 10 metri di cordoli, ma il pericolo rimane comunque presente.
Bettini sottolinea che, nonostante la presenza di un cartello che indica il limite di velocità di 20 km/h, questo non è sufficiente a garantire la sicurezza dei ciclisti. Egli si chiede perché non sia stata adottata una diversa soluzione, come ad esempio una striscia gialla dipinta per terra, per segnalare in modo più efficace la presenza di una situazione di viabilità promiscua.
Il suo appello è stato rivolto anche alla sindaca Ilaria Peraldini, sperando che possa essere preso in considerazione e che si possano adottare misure più adeguate per garantire la sicurezza dei ciclisti lungo questo tratto di strada.