La prima fase di raccolta dei dati relativi ai danni causati dal maltempo dello scorso sabato si è conclusa per i 19 comuni che hanno richiesto lo stato di calamità alla Regione. Tra questi, si è aggiunto anche Langosco a Vigevano, Borgo San Siro, Breme, Mortara, Cilavegna, Parona, Olevano di Lomellina, Gravellona, Zeme, Gambolò, Nicorvo, Cozzo, Cassolnovo, Garlasco, Albonese, Candia Lomellina, Castello d’Agogna e Semiana. Probabilmente oggi saranno elaborati i primi dati sull’entità dei danni subiti. Nel frattempo, a Vigevano, il cimitero del capoluogo è ancora inaccessibile. Molte persone giovedì mattina hanno cercato invano di accedere per verificare eventuali danni alle tombe dei propri familiari e per attivarsi con il Comune. Il sindaco Andrea Ceffa spiega che è probabile che il cimitero possa riaprire domani, sabato 2 settembre. In ogni caso, gli uffici comunali hanno già documentato fotograficamente le tombe danneggiate dalle piante, e saranno loro a occuparsi delle riparazioni necessarie. Un altro problema sarà liberarsi della legna e dei rami caduti, considerando che solo a Vigevano sono andate perse centinaia di piante. Non sarà possibile conferire questo materiale nei cassonetti del verde, che spesso sono già stracolmi a causa di comportamenti non sempre corretti. È stato avviato un piano di spazzamento meccanizzato delle strade da parte di Asm-Isa, mentre per il conferimento di pezzi di alberi, rami e altri rifiuti verdi è stata potenziata la piazzola dell’azienda in via Ristori. Inoltre, è stata predisposta un’area dedicata nel centro multiraccolta, affinché i cittadini possano conferire la grande quantità di materiale generato dal maltempo. Il sindaco Ceffa ha comunicato che lunedì saranno individuate ulteriori aree temporanee di conferimento, dove tronchi, rami e ramaglie saranno successivamente raccolti e smaltiti dal servizio verde pubblico del Comune di Vigevano. Il problema attuale è l’attesa dell’arrivo di un cippatore, un macchinario che permette di smaltire velocemente i rami.

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