Vandalismo nel Bosco dei Bordighi: distrutte bacheche didattiche dedicate alla fauna

Nel bosco dei Bordighi, quattro delle sei bacheche didattiche dedicate alla fauna sono state letteralmente devastate e distrutte da vandali. La scoperta è stata fatta dalle guardie ecologiche della Comunità montana di Sondrio, che gestisce l’area, unica riserva ripariale del territorio. Questa riserva si estende su 47 ettari tra i comuni di Albosaggia, Faedo e Montagna, lungo il fiume Adda alle porte di Sondrio. Il bosco offre diverse tipologie vegetazionali e una ricca flora e fauna.

Le bacheche didattiche erano state realizzate in acciaio corten e protette da un vetro antisfondamento. Purtroppo, i vandali le hanno distrutte utilizzando grosse pietre o un martello di grandi dimensioni. Non si sono limitati a romperle, ma le hanno anche lasciate aperte, causando danni irreparabili all’interno a causa della pioggia. Per ripararle, sarà necessario rifarle ex novo, ma ciò richiederà risorse e tempi non brevi.

Il Bosco dei Bordighi è una meta molto frequentata da scolaresche e famiglie. Prima della pandemia, si registravano in media mille alunni all’anno. Nonostante il calo durante il periodo Covid, ora il numero sta riprendendo e soprattutto nel fine settimana molte famiglie accompagnano i figli a visitare il bosco in autonomia. Le bacheche distrutte consentivano di fare un tour alla scoperta della fauna anche senza una guida, grazie alle informazioni scritte sul “coperchio” superiore di ogni bacheca.

Cinzia Leusciatti, responsabile del settore Agricoltura dell’ente comprensoriale, è molto dispiaciuta per l’accaduto e sottolinea che il territorio è un patrimonio di tutti, realizzato con soldi pubblici. Se qualcuno ha notato qualcosa di sospetto o ha informazioni utili, è importante segnalarlo alle autorità. Nel frattempo, si cercherà di recuperare i fondi per ricostruire le bacheche, ma sarà necessario chiuderle a chiave e permetterne l’accesso solo su prenotazione.

È importante preservare e valorizzare le risorse naturali del nostro territorio, e gli atti vandalici come questo sono un duro colpo per chi si impegna a proteggerle. Speriamo che vengano identificati i responsabili e che si possa ripristinare l’area didattica per permettere a tutti di continuare a beneficiare di questa preziosa riserva.

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