La Cooperativa Legler, dopo aver presentato domanda di concordato preventivo nel 2018, ha subito numerosi colpi di scena. La decisione più recente è stata la dichiarazione di liquidazione giudiziale da parte del Tribunale di Bergamo. Questa decisione è stata presa in seguito all’istanza presentata da 12 soci librettisti nel mese di maggio di quest’anno. La nuova legge sulla crisi d’impresa e l’insolvenza, entrata in vigore l’anno scorso, ha semplificato il percorso intrapreso dai soci.

Nonostante il Tribunale avesse omologato il concordato nel 2019, la decisione di liquidazione si basa sul fatto che la società è insolvente a causa dei debiti accumulati successivamente alla presentazione della domanda di concordato. I debiti della Cooperativa Legler, rappresentata dall’avvocato Claudio Maroncelli, ammontano a 2.380.000 euro. Di questi, poco più di 718.000 euro sono stati ripianati, portando il debito totale a 1.661.992 euro. Questo debito si aggiunge all’indebitamento pregresso, causato anche dai problemi sorti durante la pandemia.

Il Tribunale ha quindi deciso di aprire la liquidazione giudiziale e ha nominato un giudice delegato e un curatore per accertare il passivo e procedere alla vendita degli immobili rimanenti. Il 19 dicembre è prevista un’udienza per la verifica dei crediti. I soci librettisti, rappresentati dallo studio legale Elexia di Milano, hanno intrapreso questa strada perché non hanno visto i risultati sperati durante gli anni del concordato. Tuttavia, le prospettive per loro non sono rosee, poiché con il fallimento potrebbero avere riparti con percentuali diverse da quelle previste dal concordato.

Gli oltre 800 soci prestatori vantano crediti per 9.612.000 euro, ma la percentuale di soddisfacimento potrebbe essere significativamente ridotta. Nell’ultima relazione depositata, i liquidatori hanno dichiarato di disporre solo di 1.500.000 euro e che le procedure competitive per la vendita degli immobili potranno al massimo portare a un introito di 3.839.369,40 euro. Quattro immobili sono già stati oggetto di otto aste, mentre con la vendita dell’immobile di Cassano d’Adda si aggiungerà almeno un altro milione agli incassi. In totale, le aste degli immobili hanno raggiunto i 5 milioni di euro, su un valore immobiliare totale di circa 15 milioni.

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