L’amore per gli animali è un sentimento che può portare a gesti di grande generosità e altruismo. Cinzia Zamboni, definita il “san Francesco della famiglia” da coloro che la conoscono, ha sempre portato a casa tutti i randagi che le capitava di incontrare, cani e gatti. Purtroppo, il destino ha voluto che il suo compagno, Marco, sia allergico al pelo dei gatti, quindi in casa possono ospitare solo cani.

Cinzia parla con gioia dei suoi “amori” a quattro zampe. Il primo è stato Momo, che ha trovato per strada nei pressi della caserma dei Carabinieri ed è rimasto con loro per 16 anni. Questo gesto d’amore ha spinto Cinzia a promuovere l’adozione non solo dei cuccioli, ma soprattutto dei cani anziani, come Obelix e tanti altri che rischiano di non vedere mai il mondo fuori dalla gabbia di un canile.

Mentre Cinzia e Marco leggevano un appello del canile di Desenzano che proponeva l’adozione di Obelix, un cane che aveva vissuto praticamente per 13 anni rinchiuso in un recinto, hanno deciso di dargli la possibilità di trascorrere gli ultimi anni di vita circondato da affetto e in libertà. Questa esperienza ha aperto gli occhi di Cinzia sulla necessità di adottare cani anziani, che spesso vengono trascurati a favore dei cuccioli.

Adottare un cucciolo o un cane di piccola o media taglia può sembrare più facile, ma i cani anziani sono quelli che hanno più bisogno di amore. Cinzia lancia un appello affinché chi ha intenzione di adottare un cane valuti la possibilità di adottare uno vecchiotto. Questi cani hanno già un carattere formato e possono essere facilmente inseriti in un contesto familiare adeguato. Inoltre, l’educazione di un cucciolo è impegnativa e richiede molta responsabilità.

Cinzia non è sola in questa missione. Il suo compagno Marco, sua madre Rosella e suo padre Vittorio sono tutti coinvolti nelle adozioni dei cani. Quando vanno in un canile, non scelgono il cane, ma chiedono quale animale ha più bisogno di essere adottato. Hanno già accolto a casa loro diversi cani anziani, come Obelix, Buddy e Argo. Nonostante l’iniziale ritrosia di Rosella e Vittorio, questi cani hanno conquistato il cuore di tutta la famiglia.

La storia di Argo è particolarmente significativa. Era stato adottato da cucciolo, ma poi è stato riportato in canile perché considerato un cane impegnativo. In realtà, Argo è un cane tranquillo e di una bontà incredibile. È rimasto quattro anni in gabbia prima di essere adottato da Cinzia e Marco. Ora, dopo un periodo di inserimento, sta imparando ad abituarsi a spazi e ambienti diversi.

Questa storia ci fa riflettere sull’importanza di assumere responsabilità quando si decide di adottare un animale domestico. I cuccioli, i gatti e tutti gli animali domestici non sono giocattoli, ma esseri viventi che meritano rispetto e amore. Purtroppo, gli abbandoni e i maltrattamenti continuano ad essere una triste realtà. Dobbiamo fare di più per garantire il benessere degli animali e far sì che l’essere umano rispetti fino in fondo gli altri abitanti del regno animale.

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