Gli agenti del Nucleo Ittico Venatorio (Niv) della Città Metropolitana di Milano hanno affrontato una calda estate all’insegna del recupero degli animali selvatici. Oltre a dover fare i conti con gli effetti del cambiamento climatico sulla fauna, si sono trovati di fronte a situazioni insolite, come caprioli e cinghiali che si sono tuffati nei navigli per dissetarsi, un falco precipitato vicino al Duomo e uccelli esotici che hanno nidificato in una scuola di Pessano con Bornago.
Durante le giornate più calde, tra luglio e agosto, gli interventi si sono concentrati sui navigli di Abbiategrasso e Turbigo, dove sono stati salvati tre caprioli che erano finiti in acqua mentre cercavano di bere. Questo è solo uno dei più di 200 interventi di recupero di animali selvatici che il Niv ha affrontato nell’ultimo anno nella Città Metropolitana di Milano. La maggior parte di questi interventi riguarda volatili, seguiti da caprioli e cinghiali. Nonostante le numerose chiamate di soccorso, gli agenti del Niv sono solo sette e spesso si trovano a correre da una parte all’altra della provincia.
La collaborazione con altre forze dell’ordine, il servizio veterinario e il corpo forestale è fondamentale per il successo di questi interventi. Tuttavia, gli agenti del Niv riconoscono che sarebbe necessario un organico più numeroso, considerando il numero di interventi e la sensibilità dei milanesi nei confronti degli animali selvatici. In una città molto urbanizzata come Milano, le chiamate per rapaci feriti, volatili in difficoltà e germani reali che nidificano sui balconi sono frequenti.
Tra le curiosità di questa estate c’è la storia di un lodolaio, un piccolo rapace della famiglia dei falchi, che è stato salvato in pieno centro a Milano. Il rapace era caduto in via Agnello, vicino al Duomo, e un ragazzo ha chiamato i soccorsi. Poiché non poteva portare il rapace al lavoro, ha deciso di affidarlo a un senzatetto che lo ha tenuto con sé fino all’arrivo degli agenti del Niv. Il lodolaio è stato quindi portato al Centro Recupero Animali Selvatici (Cras) di Vanzago, nella riserva naturale del Wwf, dove è stato curato e riabilitato. Dopo aver superato il trauma, è stato liberato insieme ad altri uccelli e ha ripreso il suo viaggio verso la Tanzania.
Alcuni grattacapi sono stati creati dagli ibis sacri che hanno scelto di sostare nel cortile di una scuola elementare di Pessano con Bornago. I nidi degli ibis sacri erano una cinquantina e sono stati installati dissuasori acustici per evitare eventuali problemi igienico-sanitari. Questa specie non è autoctona e di solito predilige rotte più calde, quindi il cambiamento climatico potrebbe aver influenzato la loro presenza in questa zona.
In conclusione, il lavoro dei magnifici sette del Niv continua nonostante le sfide e le situazioni insolite. Daini finiti in parcheggi interrati, caprioli intrappolati in condotte e passerotti che si nascondono nei supermercati sono solo alcuni degli episodi affrontati dagli agenti. Nonostante tutto, il Niv ha anche avuto successo nell’incastrare un bracconiere, dimostrando l’importanza della loro attività di controllo e protezione della fauna selvatica.