Caldo insopportabile con temperature superiori ai 35 gradi, ma per i pazienti ricoverati al sesto piano dell’ospedale di Desio il sistema di climatizzazione non funziona. Proteste da parte dei pazienti, molti anziani, e dei loro familiari, increduli di fronte a questo disservizio.

Nel reparto di Ortopedia, il sistema di climatizzazione non funziona, causando problemi ai pazienti. “Abbiamo dovuto ricoverare nostra madre per un intervento urgente”, afferma un parente di una signora anziana. “Quando l’hanno sistemata nel reparto di Ortopedia, ci siamo accorti che non c’era l’aria condizionata. E inoltre, nel periodo attorno a Ferragosto, tra i più caldi di sempre, quest’anno in particolare. Vi assicuro che l’ambiente è disumano, nonostante l’impegno e l’attenzione degli infermieri, che sono i primi a subire la situazione”.

I familiari hanno chiesto spiegazioni e hanno cercato di capire se si trattasse di una situazione momentanea e se ci fosse qualche rimedio. “Ci hanno detto che è un problema che persiste da anni, un problema dell’impianto che si blocca quando fa troppo caldo”, sottolinea il parente. “E allora mi chiedo: se il problema è noto, perché non anticiparlo? Perché non spostare i pazienti in un altro reparto… o fornire macchine provvisorie nelle varie camere?”.

Con il caldo eccezionale e con la madre ricoverata per diversi giorni, durante le visite ha potuto constatare di persona la gravità delle condizioni in cui si trovavano i malati ricoverati. Una vera sofferenza per chi è già provato dall’età e dalla malattia. “Ci sono state scene che non mi aspettavo di vedere in un ospedale pubblico nel 2023”, afferma. “Anziani disperati impossibilitati ad alzarsi dal letto e completamente sudati, finestre aperte (e siamo al sesto piano. Dov’è la sicurezza? Ho addirittura visto un paziente denudarsi… Insomma, non mi si dica che questa è una situazione tollerabile. E non si parli di Desio come di un ospedale di eccellenza, per favore. Ripeto, è una questione di buon senso e nessuna responsabilità hanno gli inservienti: anche a loro deve essere garantito un ambiente di lavoro dignitoso”.

L’auspicio è che “si ponga rimedio a questa situazione di emergenza assoluta”.

La direzione generale dell’Asst Brianza, di cui il Pio XI fa parte, ha risposto all’accaduto spiegando: “Abbiamo avuto un guasto nella cabina dell’impianto tecnologico che abbiamo dovuto riparare, con problemi che hanno coinvolto anche l’impianto di climatizzazione in alcuni ambienti, come è successo in Ortopedia. Ora, però, il guasto è stato riparato”.

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