Rapina a Milano: il pilota Carlos Sainz derubato di un orologio da 315mila euro

Milano è stata teatro di un brutto episodio di rapina, che ha coinvolto il pilota di Formula 1 Carlos Sainz. Domenica sera, mentre si trovava in via Manzoni, Sainz è stato vittima di un blitz da parte di tre giovani rapinatori.

Il pilota spagnolo, reduce da un brillante terzo posto al Gran Premio di Monza, si è fermato con la sua Ferrari davanti all’ingresso dell’Armani Hotel. Mentre scendeva per prendere le valigie dal baule dell’auto, uno dei rapinatori si è avvicinato all’improvviso e gli ha strappato il cronografo che aveva al polso sinistro. Poi, i tre rapinatori sono fuggiti.

Sainz, istintivamente, ha urlato cercando di recuperare il suo orologio e si è infilato nella sua auto per inseguire i ladri. I rapinatori, accortisi della presenza del pilota, hanno cambiato direzione per cercare di seminare Sainz. A quel punto, il pilota ha deciso di proseguire a piedi e ha chiesto l’aiuto di due passanti a bordo di uno scooter, che hanno bloccato i due fuggitivi in via Catena sotto i portici.

I due rapinatori, marocchini, hanno reagito violentemente e hanno scagliato le cinture contro Sainz e i due passanti. Uno dei due ladri è riuscito a scappare, ma è stato bloccato in via Verri da altri ragazzi che erano arrivati in soccorso della compagna del pilota. L’orologio, un Richard Mille dal valore di 315mila euro, è stato trovato nascosto nella tasca destra dei bermuda del ladro.

Pochi secondi dopo, sono arrivati gli agenti della polizia che hanno arrestato i due rapinatori. Il terzo complice è stato bloccato dal manager di Sainz in via della Spiga. Durante l’arresto, il ladro ha cercato di colpire il manager con un pugno, ma è stato fermato dagli agenti. Nel caos, il fuggitivo ha cercato di mordere uno degli agenti, ma è stato prontamente ammanettato.

Carlos Sainz ha commentato l’accaduto definendolo “una spiacevole storiella”, ringraziando tutte le persone che lo hanno aiutato e la polizia di Milano per l’intervento rapido. La procura dei minori si occuperà del terzo rapinatore, che ha dichiarato di avere 18 anni ma che gli esami al Labanof hanno retrodatato al 2007. Gli altri due rapinatori, che avrebbero rispettivamente 19 e 20 anni, hanno confessato di essere nati entrambi nel 2006.

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