Giulia Tramontano, una giovane donna di 29 anni, è stata uccisa dal suo fidanzato. La storia che emerge dalle indagini è davvero spaventosa. L’uomo voleva essere “libero” e desiderava la morte della compagna e del bambino che portava in grembo. Dopo aver cercato veleno per topi e aver versato ammoniaca nell’acqua, ora si scopre che stava cercando anche del cloroformio mentre aspettava l’arrivo di Giulia in aeroporto. Purtroppo, il 27 maggio scorso, la giovane è stata brutalmente uccisa a coltellate.
Questa sequenza di eventi fa venire i brividi. L’uomo, un barista, è attualmente in carcere dopo aver confessato il delitto. Si scopre che aveva iniziato a cercare metodi per avvelenare Giulia molti mesi prima. Ormai è chiaro che il suo crimine è aggravato dalla gravidanza della vittima.
La gravidanza e le prime ricerche sui veleni
Nel novembre 2022, Giulia, originaria di Napoli ma residente in Lombardia da diversi anni, ha scoperto di essere incinta. L’uomo, però, non ha accolto con entusiasmo questa notizia. Nonostante ciò, i due hanno deciso di continuare insieme e di avere il bambino. La famiglia di Giulia era felice di questa notizia, mentre l’uomo, che già aveva un figlio da una precedente relazione e frequentava segretamente una collega, non era affatto contento. Questo emerge dalle ricerche effettuate online, come ad esempio le ricerche su “ammoniaca feto” e “veleno per topi”. Durante l’autopsia sono state trovate tracce di veleno nel sangue di Giulia e nel feto. Inoltre, gli inquirenti hanno scoperto dei messaggi inviati dalla giovane alla madre, in cui si lamentava del sapore dell’acqua e aveva deciso di gettare l’intera confezione.
L’attesa in aeroporto e il cloroformio
Il 5 febbraio 2023, l’uomo era seduto nella sala d’attesa dell’aeroporto, in attesa del ritorno di Giulia da Sant’Antimo, dove era andata a trovare i genitori. Durante quell’attesa, ha cercato online del cloroformio che poi ha acquistato sotto falso nome. La bottiglia è stata successivamente trovata nella cantina dell’appartamento della coppia a Senago.
Giulia e i malesseri inspiegabili
Durante la primavera, Giulia continuava a lamentarsi di bruciore di stomaco e di sentirsi “drogata”, ma nessuno avrebbe mai pensato che dietro a questi sintomi ci fossero i tentativi del fidanzato di avvelenarla.
Il tragico epilogo
Alla fine di maggio, la tensione tra i due è aumentata. Nonostante le bugie che l’uomo aveva raccontato per mesi, la sua collega ha scoperto tutto. Giulia ha capito di essere stata ingannata, così come lei era stata ingannata in precedenza. Le due donne si sono incontrate e hanno parlato a lungo. Era il 27 maggio, l’ultimo giorno di vita di Giulia. Dopo aver parlato con l’altra donna, Giulia è tornata a casa. Pochi ore dopo, il suo fidanzato l’ha uccisa e ha cercato di dare fuoco al suo corpo. Infine, ha trascinato il cadavere dietro una fila di garage e ha denunciato la sua scomparsa.
Questa storia è davvero terribile e lascia senza parole. L’amore e la fiducia sono stati traditi in modo crudele. Ora, giustamente, l’uomo è in carcere e sarà chiamato a rispondere per il suo terribile crimine.