Un gruppo di donne e alcuni uomini hanno organizzato una clamorosa protesta durante il red carpet del film Coup de chance al Palazzo del cinema. Durante il passaggio del regista Woody Allen con la moglie Soon-Yi Previn, i manifestanti si sono messi a seno nudo, urlando slogan come “Stupratore” e “Abbasso il patriarcato”. Il gruppo si è posizionato tra il Palazzo e il Casinò, ma è stato allontanato dalla sicurezza. Durante la protesta, è stato diffuso un volantino in cui si denunciava la presenza al festival di tre registi indagati per abusi sessuali: Roman Polanski, Woody Allen e Luc Besson.

La Biennale del cinema di Venezia ha scelto di dare spazio a registi coinvolti in vicende di violenze sessuali contro donne, anche minorenni. Le scuse del direttore Alberto Barbera seguono il solito copione della distinzione tra l’uomo responsabile davanti alla legge e l’artista il cui genio non è giudicabile. Nel volantino si fa riferimento anche a Luca Barbareschi per una discussa intervista di mesi fa. La Biennale sembra non interessarsi alla questione, ma noi manifestanti sappiamo che il problema della violenza di genere è presente ovunque. Denunciamo la condotta di luoghi come la Mostra di Venezia, che dovrebbero veicolare la cultura del consenso, del rispetto e del sostegno alle vittime di violenza, ma che invece continuano a legittimare la cultura dello stupro.

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