Incidente aereo in Valgerola: elicottero precipita a Gerola Alta

Martedì sera, alle 20:49, è scattato l’allarme per un grave incidente aereo che ha coinvolto un elicottero Ecureuil B3 Airbus H125 di proprietà della ditta Heli Austria. L’elicottero è precipitato a 1.700 metri di quota a Gerola Alta, nella Valle della Pietra, poco sopra l’invaso Enel di Trona.

A bordo dell’elicottero c’erano tre persone: il pilota e due giovani tecnici. Tutti e tre hanno riportato traumi, ma il pilota, un uomo svizzero di 60 anni con grande esperienza di volo, ha perso conoscenza subito dopo l’impatto e non si è ripreso nemmeno dopo l’arrivo dei soccorritori dell’Areu.

A causa del violento colpo alla testa, il pilota è stato intubato sul posto e trasportato con Elisondrio al Papa Giovanni XXIII di Bergamo, dove è ricoverato in Neurorianimazione. Le sue condizioni sono critiche e la prognosi è riservata. Le prossime 48 ore saranno determinanti per il suo recupero.

Anche l’assistente di terra a bordo dell’elicottero, un ragazzo di 23 anni di Albavilla, in provincia di Como, ha riportato un politrauma ed è stato trasportato in codice giallo al Manzoni di Lecco. Non è escluso che debba essere sottoposto a un intervento chirurgico nelle prossime ore.

Il terzo occupante dell’elicottero, un giovane di 24 anni di Vercana (Como), è stato trasportato in codice rosso agli Spedali Civili di Brescia per un sospetto trauma toracico. Nella giornata di ieri ha reagito molto bene, riprendendosi quasi del tutto, anche se resta sotto osservazione.

È stato proprio il giovane di Vercana a lanciare l’SOS dall’alto, fornendo le coordinate ai soccorritori. Gli elicotteri di Areu Sondrio e Brescia sono potuti intervenire solo quando la nebbia si è diradata. Nel frattempo, un gruppo di soccorritori, tra cui tecnici del Corpo nazionale del soccorso alpino di Morbegno, tecnici del Soccorso alpino della Guardia di finanza, Vigili del fuoco di Sondrio e Morbegno e Carabinieri, sono saliti da Gerola fino alla diga di Trona con la funivia messa a disposizione da Enel, per poi proseguire a piedi.

I soccorritori si sono concentrati sul paziente più grave, il pilota, e successivamente sugli altri due occupanti. Una volta che la nebbia si è diradata, gli elicotteri di Sondrio e Brescia hanno potuto trasportare i feriti negli ospedali.

Ora si apre il capitolo della ricostruzione dei fatti, che è in mano ai militari del Soccorso alpino della Guardia di finanza, coordinati dal sostituto procuratore della Repubblica di Sondrio Chiara Costagliola. Gli inquirenti sono rimasti in zona fino alle 4 del mattino per il primo sopralluogo e sono tornati ieri mattina per esaminare alla luce del giorno i resti dell’elicottero e la zona interessata dall’incidente.

La dinamica dell’incidente è ancora in corso di accertamento, ma sembra che la nebbia abbia costretto il pilota a rallentare e cercare uno spazio per atterrare. Nel tentativo di farlo, l’elicottero ha urtato contro alcuni rami di alberi e ha intercettato anche il filo di una linea Enel dismessa. È caduto da un’alta quota, ma fortunatamente non si è sfracellato né incendiato.

Si ipotizza che l’elicottero, appartenente a un’azienda privata, stesse tornando da Livigno, dove aveva effettuato un recupero di persone prima dell’incidente. Nel tentativo di rientrare a Caiolo, si è imbattuto nella fitta nebbia che gli ha impedito di procedere. Il volo diurno era comunque “tirato” sui tempi, poiché il sole è tramontato alle 19:54 e il crepuscolo è iniziato alle 20:26, quindi prima dell’incidente.

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