46 tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico italiano sono attualmente in Turchia per recuperare uno speleologo statunitense bloccato in una grotta a 1000 metri di profondità. Tra questi ci sono anche speleologi provenienti dal Servizio provinciale Trentino, lombardo e piemontese. La prima squadra italiana è entrata ieri pomeriggio, giovedì 7 settembre.

Quattro tecnici di soccorso speleologico della IX Delegazione lombarda del Cnsas – Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico – sono già partiti per partecipare alle operazioni di recupero dello speleologo statunitense in Turchia. Questi provengono dalle province di Varese, Como, Bergamo e c’è anche un medico da Milano.

In totale, sono 46 tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico italiano presenti in Turchia per recuperare lo speleologo statunitense bloccato in una grotta a 1000 metri di profondità. La prima squadra italiana è entrata ieri pomeriggio, giovedì 7 settembre.

Nella notte tra mercoledì e giovedì, la prima squadra di 8 soccorritori del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico è arrivata al campo base situato nei pressi della grotta Morca, nella provincia di Mersin. Questa squadra è partita dall’Italia nella mattinata di mercoledì con l’incarico di collaborare nell’assistenza sanitaria e nel recupero dello speleologo americano bloccato da sabato a circa 1000 metri di profondità. Nel pomeriggio di ieri, è entrata in grotta la prima squadra italiana di 6 tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico, compresi un medico e un infermiere, che hanno raggiunto lo speleologo statunitense poche ore fa.

Ieri sera, un volo dell’Aeronautica Militare è decollato da Pratica di Mare per trasportare in Turchia diverse squadre composte da un totale di 33 tecnici esperti nella progressione e soccorso in grotte profonde, a supporto dei soccorritori che già stanno operando. Una volta atterrati in loco, l’esercito turco li ha elitrasportati nei pressi dell’ingresso della grotta dove è stato allestito un campo base nei giorni scorsi.

Un’altra squadra composta da 5 tecnici del CNSAS, a bordo di due furgoni contenenti materiale logistico, si è imbarcata mercoledì sera dal porto di Brindisi alla volta della Grecia ed è in fase di arrivo al campo base. In Turchia, quindi, sono presenti da questa mattina 46 operatori del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico.

Al momento, oltre all’Italia, sono diverse le nazioni coinvolte in questa complessa operazione, coordinata dall’AFAD, l’ente turco di Protezione Civile. Tra queste ci sono la Bulgaria, la Polonia e l’Ungheria.

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