Cordoglio a Paina di Giussano per la scomparsa di Ezio Longoni, 91 anni, grande appassionato di sport. L’anziano, che è stato uno storico falegname, ha donato le cornee.

Una grande passione per la bici, tanto che all’età di 91 anni ancora si divertiva a pedalare in giro per Paina. Cordoglio per l’addio a Ezio Longoni, classe 1932, storico falegname, grande sportivo con l’hobby anche delle bocce. La sua scomparsa è stata improvvisa: ancora domenica 3 settembre è stato visto sfrecciare con la sua bicicletta per le vie di Paina. Lunedì mattina il malore, lo scompenso cardiaco che l’ha portato velocemente alla morte, nello stesso giorno. Giovedì 7 settembre, in tanti hanno voluto dargli l’ultimo saluto partecipando ai funerali nella chiesa parrocchiale.

Ex falegname, era un grande sportivo. L’ex falegname aveva lavorato a lungo nella ditta Rivolta di via IV novembre. Ma tante erano anche le sue passioni extra lavorative a lungo praticate soprattutto dopo aver raggiunto l’età della pensione: aveva collaborato con la squadra ciclistica seregnese della Salus e si era dedicato molto allo sport delle bocce, come giocatore e come dirigente in un paio di società di Seregno, prima la «Campagnola» e poi a lungo l’«Edera» di cui fu anche presidente. Chiusa l’«Edera», collaborò per alcuni anni anche alla bocciofila Longoni di Paina, dilettandosi a giocare e insegnando anche ai più giovani. Era un tifosissimo dell’Inter fin da ragazzo e era spesso allo stadio per sostenere la sua squadra. Questa passione calcistica lo ha portato anche a collaborare da volontario alla conduzione del Centro Sportivo «Boffi» di Paina, fino alla sua chiusura.

Un volontario sportivo a tutto campo, che ha dimostrato anche una grande generosità, donando le cornee. Quando infatti i medici dell’ospedale di Carate, dove è deceduto, hanno proposto la donazione, le figlie, tutte iscritte Aido, conoscendone la generosità e la disponibilità, hanno subito dato il consenso.

Le cornee, inviate alla Banca degli Occhi di Monza, dopo gli opportuni trattamenti, verranno innestate su due pazienti non vedenti in attesa presso l’ospedale San Gerardo, ridando loro la vista.

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