Confermato il vizio di mente per l’incidente mortale sulla A4 Torino-Milano

È stato confermato, da quanto si è appreso, il vizio di mente nella seconda perizia psichiatrica del 39enne che, il 18 febbraio scorso, ha travolto una macchina senza frenare alla barriera autostradale Ghisolfa sulla A4 Torino-Milano, causando la morte di due donne, Laura Amato, 54 anni, e Claudia Turconi, 59 anni. Alla fine di giugno, il giudice Ileana Ramundo di Milano ha disposto un supplemento di perizia psichiatrica nominando l’esperto Marco Lagazzi, dopo che una precedente valutazione, decisa sempre dal giudice e affidata allo psichiatra Raniero Rossetti, aveva rilevato una totale incapacità di intendere e volere dell’uomo al momento dei fatti e la sua pericolosità sociale.

Nella relazione era stato accertato che l’uomo soffre di una psicosi paranoide con crisi “da fine del mondo”. Secondo le nuove analisi psichiatrico-forensi, sembra che siano state confermate sostanzialmente le conclusioni del primo accertamento. Tuttavia, le conclusioni della relazione saranno discusse in un’udienza davanti al giudice fissata per domani.

Secondo la prima perizia depositata, il comportamento del 39enne – indagato per omicidio stradale e sottoposto a misura di sicurezza nell’inchiesta del pm Paolo Filippini e della Polizia stradale di Novara – è stato influenzato dalla sua malattia psicotica, di cui soffre da anni, e non dall’hashish o dalle benzodiazepine che aveva assunto. Se il vizio totale di mente verrà riconosciuto nel futuro processo, l’uomo verrà assolto per incapacità di intendere e volere, con l’applicazione di una misura di sicurezza per la sua pericolosità sociale. Nonostante i suoi disturbi, il 39enne aveva ancora una patente valida. In passato, era stato dichiarato incapace di intendere e volere in un procedimento per rapina, lesioni e violenza privata.

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