Il fenomeno delle baby gang, composto da bande di giovanissimi, sta crescendo in modo preoccupante. Recentemente, tre ragazzi italiani di 16, 18 e 20 anni hanno compiuto tre colpi in una sola notte a Milano. Fortunatamente, sono stati arrestati in flagranza dalla polizia. La prima vittima è stata un uomo di 66 anni, colpito con un casco da moto. Successivamente, i tre ragazzi hanno aggredito e rubato un computer portatile a un coetaneo e hanno malmenato e rapinato un sessantenne, il quale è stato ricoverato in ospedale. I tre giovani, tutti italiani e con precedenti penali, sono stati arrestati e saranno processati.
Milano è una delle città italiane con il più alto tasso di reati. Ogni anno, si registrano 5.985 reati ogni 100.000 abitanti, superando città come Rimini e Torino. Nonostante in generale i reati stiano diminuendo nel paese, scippi e rapine sono aumentati rispettivamente del 18% e del 24% nel 2022.
Il fenomeno delle baby gang è sempre più preoccupante. Questi gruppi di adolescenti, spesso provenienti da contesti di povertà ed emarginazione, imitano le dinamiche della microcriminalità organizzata compiendo scippi, furti e rapine. Alcune bande, come la MS-13 e la Z4, sono radicate nelle periferie delle città. Questo fenomeno ha contribuito ad aumentare la percezione di insicurezza nelle città.
È necessario combattere questa escalation di violenza da parte delle baby gang. Le autorità devono intervenire per fermare questi giovani che cercano di affermare il loro protagonismo con prepotenza e violenza. È importante comprendere il contesto economico e culturale da cui nasce questo fenomeno per poter affrontare il problema in modo efficace. Solo così si potrà garantire maggiore sicurezza nelle nostre città e proteggere i cittadini.