Aggressione a un autista di autobus: la richiesta di sicurezza sui mezzi pubblici

Salvatore Russo, un autista di autobus e ex consigliere della Lega, è ancora sconvolto dopo essere stato aggredito mentre era in servizio. Il passeggero si è infuriato quando l’autista gli ha chiesto di salire dalla porta posteriore, poiché quella anteriore era affollata. Russo, da tempo, si batte affinché sui mezzi pubblici ci sia personale specializzato nella sicurezza. “Questi episodi si ripetono troppo spesso”, ha commentato, “è successo a molti colleghi in passato e ora è capitato a me”.

L’aggressione si è verificata ieri mattina a Monza, vicino alla fermata di via Turati, accanto al piazzale della stazione di piazza Castello. Russo stava guidando il mezzo diretto a Cologno Monzese, un turno di lavoro normale. “Mi sono fermato per far salire i passeggeri”, ha spiegato, “e si è formata una fila lunga all’ingresso anteriore”. A un certo punto, l’autista ha chiesto a due passeggeri di spostarsi e salire dall’altro ingresso. Uno dei due uomini non ha gradito l’invito. “La sua reazione è stata violenta”, ha ricostruito Russo, “mi ha minacciato di morte e ha gridato”.

Fortunatamente, una barriera di plastica separava l’autista dal suo aggressore, ma Russo afferma che non è sufficiente. L’uomo ha continuato a insultarlo e minacciarlo di morte. Tutto ciò è successo di fronte a decine di passeggeri sconvolti.

Alla fine, Russo è riuscito a chiudere le porte e ripartire, ma l’episodio lo ha segnato. Da anni, l’autista porta avanti la sua battaglia per la sicurezza sui mezzi pubblici, una richiesta che è stata sostenuta anche dal leghista Alessandro Corbetta nella Regione. “È necessario introdurre il servizio di sicurezza quando vengono organizzate le gare d’appalto”, ha precisato Russo, “troppo spesso noi autisti e i controllori ci troviamo ad affrontare situazioni di aggressione o a rischio. Questa situazione deve essere risolta anche alla luce dei nostri stipendi, troppo bassi per il lavoro che svolgiamo. Per questo mi appello al Ministro Salvini affinché riveda i nostri compensi”.

Sono numerosi gli episodi di violenza sugli autobus. A marzo, due controllori sono stati aggrediti e spintonati da una donna a cui avevano chiesto il titolo di viaggio. Ma ci sono molti casi in cui i lavoratori del trasporto pubblico vengono insultati e minacciati. “Questa situazione deve finire”, ha concluso Russo, “abbiamo bisogno di sorveglianti sui mezzi. La nostra incolumità è in gioco”.

Articolo precedenteIl miracolo di Marco: il giovane assistente di volo si riprende dopo l’incidente a Lecco
Articolo successivoLa Piralide del bosso colpisce Villa Tittoni a Desio

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui