Cinque richieste di patteggiamento sono state presentate per il caso della Cara srl, un’azienda con sede a Voghera che è stata dichiarata fallita nel 2019. Il giudice Luigi Riganti si esprimerà in merito a queste richieste il 20 novembre. Nel complesso, tredici persone sono coinvolte nel caso e risiedono in diverse province. Sono accusate di vari reati finanziari legati alla gestione dell’azienda, che si occupava di produzione e commercializzazione di olio. Secondo gli inquirenti, l’azienda non era più operativa nel 2014, ma attraverso un sistema di falsificazioni, è stata presentata una situazione finanziaria positiva per ottenere ingenti prestiti dalle banche. Il denaro, sempre secondo le accuse, sarebbe stato poi occultato attraverso un elaborato sistema. Ieri, S.A., sessantotto anni, che è stato considerato amministratore dell’azienda per un certo periodo, si è sottoposto a un esame e, tramite il suo avvocato Eleonora Malinverni, ha chiesto di patteggiare una pena di quattro anni di reclusione. “Il mio assistito ha ricostruito alcune vicende e dinamiche di cui era a conoscenza e ha ammesso le sue responsabilità per il periodo in cui è stato amministratore. Ha anche risarcito una piccola somma in proporzione alle sue possibilità economiche. Ora aspettiamo la decisione del giudice in merito alla richiesta di patteggiamento”, ha dichiarato l’avvocato difensore. Nella prossima udienza, il giudice si esprimerà anche sulla richiesta di costituzione di parte civile del Fallimento Cara srl, rappresentato dal curatore fallimentare. Secondo gli inquirenti, il buco totale ammonta a diversi milioni di euro, tra debiti con le banche e tasse e imposte evase. Gli altri otto coinvolti che non hanno chiesto di patteggiare potrebbero essere processati, essere prosciolti o chiedere riti alternativi.

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