Il fotografo villasantese Mauro Parmesani ha recentemente vissuto un’esperienza incredibile. Dopo aver viaggiato per tutto il mondo con la sua macchina fotografica al collo e il taccuino in mano, sabato scorso era felice di essere finalmente a casa, a Villasanta. E non poteva essere più contento, considerando che fino a 24 ore prima si trovava in Marocco, a Marrakech, quando la terra ha tremato provocando migliaia di morti e centinaia di migliaia di sfollati.

Possiamo chiamarlo coincidenza, fortuna o destino, ma Mauro Parmesani è il protagonista di questa storia. Lo scorso anno aveva collaborato con l’Amministrazione comunale di Villasanta nell’organizzazione del Giardino dei Giusti, in memoria dell’ambasciatore Luca Attanasio, ucciso in Congo nel 2021. Parmesani è un volto conosciuto anche nella sua città natale.

“A Marrakech ho una casa da diversi anni e vi trascorro molto tempo durante l’anno, soprattutto perché la mia attività di giornalista si svolge principalmente in Marocco”, ha spiegato Parmesani al telefono sabato. “La fortuna ha voluto che tornassi a Villasanta venerdì mattina. Era un viaggio che avevo già programmato. Quando ho saputo del terremoto, sono rimasto scioccato e senza parole. Ho pensato che fino a poche ore prima mi trovavo proprio lì dove la terra ha tremato. Appena ho capito cosa era successo, ho preso il telefono e ho cercato di mettermi in contatto con i miei amici, soprattutto francesi e marocchini. Fortunatamente, stanno tutti bene, anche se mi hanno raccontato che sono stati momenti di vero inferno. La scossa è durata circa trenta secondi, ma è stata molto forte. Non riuscivano a stare in piedi e continuavano a cadere. Mi hanno subito mandato le foto della zona in cui vivo e fortunatamente nessuna casa in quella frazione ha subito danni gravi. Tuttavia, il terremoto ha causato molte vittime e il crollo di molti edifici, soprattutto nei villaggi di montagna Tuareg. La tragedia è immensa per le numerose perdite, ma le autorità marocchine e l’intero popolo si sono immediatamente attivati. Una catena infinita di solidarietà si è messa in moto.”

Nel frattempo, mentre ancora si cerca tra le macerie, il bilancio provvisorio del terremoto conta più di 2mila morti e altrettanti feriti, migliaia di sfollati e un numero incerto di dispersi. La terra continua a tremare, con altre scosse registrate nel corso della giornata di sabato, la più forte delle quali di 4.8 venti minuti dopo il primo disastro. Anche domenica mattina si è verificata un’altra scossa avvertita a Marrakech, dove migliaia di persone hanno scelto di passare la notte per strada per paura di tornare alle proprie case. Secondo una stima preliminare, almeno 300mila persone avranno bisogno di aiuto.

La solidarietà si sta mobilitando per aiutare le vittime di questa tragedia. Mentre la situazione rimane critica, è importante ricordare l’importanza di essere uniti e di supportarsi a vicenda in momenti come questi.

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