Il prefetto di Mantova, Gerlando Iorio, ha adottato quattro provvedimenti interdittivi nei confronti di ditte con sede legale a Mantova, Curtatone, Gonzaga e Poggio Rusco. Queste imprese operano principalmente nel settore dell’edilizia, ma anche nella cura e manutenzione di parchi, aree verdi, giardini pubblici e privati, nonché nelle aree verdi dei cimiteri. Queste attività sono direttamente collegate alle amministrazioni pubbliche del territorio.

Le imprese coinvolte intrattenevano rapporti economici e contatti con realtà criminali calabresi legate all’ndrangheta. Pertanto, sono state oggetto di provvedimenti di informazione interdittiva antimafia e di diniego di iscrizione nell’elenco dei fornitori, prestatori di servizi ed esecutori di lavori non soggetti a infiltrazioni mafiose (White List) presso la Prefettura di Mantova.

Queste imprese hanno avuto rapporti con enti del territorio, in alcuni casi anche grazie ad affidamenti diretti di prestazioni e lavori.

L’adozione di questi provvedimenti serve a limitare la capacità giuridica delle società interessate, impedendo loro di avere rapporti con la Pubblica Amministrazione. Questo viene fatto con uno scopo cautelare e preventivo.

La certificazione antimafia ha lo scopo di tutelare l’ordine pubblico economico, la libera concorrenza tra imprese e il corretto funzionamento della Pubblica Amministrazione. Infatti, consente di escludere che un imprenditore, nonostante abbia mezzi economici e un’organizzazione adeguata, possa godere della fiducia delle Istituzioni, negandogli la possibilità di instaurare rapporti con le Pubbliche Amministrazioni o con altri soggetti individuati dalla legge.

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