Milano: Un’altra ciclista investita da un’auto, è in coma

Una donna di 55 anni si trova in coma in gravi condizioni dopo essere stata investita da un’auto a Milano. Purtroppo, questo incidente si aggiunge alla lunga lista di incidenti che hanno coinvolto ciclisti nella città fin dall’inizio del 2023.

Secondo quanto riportato da Prima Milano, la tragedia è avvenuta ieri pomeriggio, lunedì 11 settembre, in via Ascanio Sforza. La ciclista stava pedalando lungo il canale verso sud, seguita da un uomo che guidava una Toyota. Improvvisamente, l’uomo ha investito la donna, che è stata trascinata per alcuni metri dopo l’impatto. Non è ancora chiaro se la vittima sia caduta dalla bici prima di essere investita o se sia stata tamponata e poi precipitata a terra.

La donna, di origini peruviane, è stata portata d’urgenza all’ospedale Niguarda in condizioni gravissime. Purtroppo, presenta un trauma cranico e diverse ferite alle braccia e alle gambe. Attualmente si trova in coma e il suo stato di salute è critico.

Purtroppo, questo non è il primo incidente che coinvolge ciclisti a Milano quest’anno. Solo il 29 agosto, una ragazza di 28 anni di nome Francesca Quaglia è stata uccisa da un camion in viale Caldara. È già la quinta ciclista che perde la vita in città dall’inizio dell’anno. La lista delle vittime comprende anche Veronica D’Incà, travolta da un camion il 1° febbraio, Cristina Scozia, investita da una betoniera il 20 aprile, un ciclista cinese ucciso da un tir l’8 maggio e una donna di 60 anni investita da una betoniera il 22 giugno in piazza Durante.

Le autorità milanesi hanno deciso di prendere misure drastiche per affrontare questa situazione. Dal 1° ottobre, sarà vietata la circolazione in Area B ai mezzi pesanti sprovvisti di sensori per l’angolo cieco. Speriamo che queste misure possano prevenire futuri incidenti stradali di questo tipo e proteggere la vita dei ciclisti. Tuttavia, il numero di incidenti rimane alto e preoccupante, quindi è necessaria un’azione più efficace da parte delle autorità competenti.

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