La madre di una ragazzina vittima di violenza ha testimoniato in Tribunale a Mantova, raccontando l’orrore che sua figlia ha subito. Durante il processo che si sta svolgendo contro cinque ragazzi del Basso Mantovano accusati di violenza sessuale di gruppo nei confronti della 16enne, la madre ha rivelato che la sua figlia implorava che si fermassero. La testimonianza è stata definita come decisamente forte.
Secondo quanto emerso, la ragazzina non ha subito raccontato immediatamente l’accaduto, ma ha rivelato i fatti ad un amico un paio di settimane dopo l’episodio. Successivamente, insieme all’amico, ha confessato tutto alla madre, che ha immediatamente contattato i carabinieri.
La giovane è stata attirata in una trappola dai cinque ragazzi, che l’hanno invitata ad un falso compleanno in un’abitazione di Suzzara. Una volta arrivata sul posto, la 16enne si è resa conto che non c’era nessun compleanno e che era l’unica ragazza presente. I ragazzi l’hanno fatta bere e poi hanno commesso la violenza.
Quella notte, la ragazzina non è tornata a casa, facendo preoccupare la madre che ha cercato di contattarla invano. La mattina successiva, la giovane è stata trovata da sola su una panchina di una fermata degli autobus a Rivalta sul Mincio, a trenta chilometri di distanza da Suzzara.
Dopo due settimane, la ragazzina ha finalmente raccontato tutto alla madre, che ha denunciato l’accaduto ai carabinieri. I militari hanno arrestato due dei giovani coinvolti e gli altri tre sono stati sottoposti all’obbligo di dimora. Durante una perquisizione nell’abitazione di Suzzara, sono stati sequestrati diversi dispositivi informatici.
Il processo è in corso e ha visto la testimonianza scioccante della madre della ragazzina. Questo caso è solo uno dei tanti che dimostrano la necessità di combattere la violenza sessuale e garantire giustizia per le vittime. È fondamentale che la società si mobiliti per prevenire tali crimini e supportare le persone che ne sono state vittime.