Domenico Gottardelli, un uomo di 80 anni, è stato dichiarato sano di mente e compatibile con la detenzione, nonostante sia un trapiantato. Questa è la conclusione a cui sono arrivati i periti, lo psichiatra Marco Frongillo e la psicologa Moira Liberatore, che hanno presentato i loro risultati in aula. Secondo gli esperti, Gottardelli ha ucciso Fausto Gozzini con determinazione e sapeva esattamente cosa stava facendo. Inoltre, il suo stato di salute, nonostante il trapianto di fegato avvenuto vent’anni fa e altre patologie legate all’età, non interferisce con la sua capacità di essere detenuto.
I periti, incaricati dal Tribunale, hanno incontrato Gottardelli in cella il 7 luglio e hanno redatto ciascuno la propria perizia, che alla fine hanno concordato. Il suo avvocato difensore, Sante Maugeri, afferma che non è sorpreso da queste conclusioni, in quanto non si aspettava colpi di scena. Martedì si terrà l’ultima udienza, durante la quale ogni parte esporrà le proprie conclusioni.
Nessun nuovo fatto è emerso riguardo ai motivi dell’omicidio. Nessuno ha potuto avvalorare o smentire l’affermazione di Gottardelli riguardo al furto di 340mila euro. Non ci sono prove nemmeno riguardo all’amante di Gozzini, la cameriera di Gottardelli, né riguardo ai presunti rapporti con minori che Gottardelli avrebbe avuto quando si trovava in Tunisia, nella casa di Gozzini. Gottardelli ha respinto fermamente quest’accusa diffamatoria. Rimane il fatto dell’omicidio, un omicidio commesso impulsivamente che il mio assistito giustifica con il furto perpetrato dall’ex amico nella sua abitazione, che lui gli prestava per i loro incontri segreti. Tuttavia, nessuno può provare queste teorie.
Tutto è stato rinviato alla quarta udienza, convocata per martedì prossimo al Tribunale di Cremona. Dopo le arringhe della difesa e le richieste della Procura, la giuria, composta dal presidente, dal giudice a latere e da sei giudici popolari, si ritirerà per emettere la sentenza. Gottardelli ha scelto di essere giudicato con il rito ordinario e non avrà diritto a sconti di pena. Rischia l’ergastolo.