José Palomino è stato assolto dall’accusa di assunzione di sostanze dopanti dal Tribunale Arbitrale dello Sport (Tas) di Losanna, mettendo finalmente fine alla sua odissea durata 13 mesi. Il difensore dell’Atalanta era stato trovato positivo al Clostebol Metabolita, uno steroide anabolizzante derivato dal testosterone, durante un controllo nel precampionato nel luglio 2022. Da subito, Palomino ha sostenuto di aver assunto involontariamente la sostanza tramite una pomata, e questa tesi è stata confermata dall’assoluzione del Tribunale Nazionale Antidoping il 7 novembre 2022.
Nonostante la prima assoluzione, la Procura Nazionale Antidoping ha presentato un ricorso, costringendo Palomino a passare attraverso un altro processo. Ora, spetta al Tas di Losanna pronunciarsi sul caso e rendere noto il dispositivo. Questa lunga vicenda ha sicuramente messo a dura prova il giocatore, che ha dovuto affrontare accuse e sospensioni durante tutto questo periodo.
La notizia dell’assoluzione definitiva di Palomino è un sollievo per lui e per l’Atalanta, che potrà finalmente contare sul difensore senza alcun tipo di impedimento. Ora sarà importante per il giocatore e per la squadra concentrarsi sulle prossime sfide e dimostrare il proprio valore sul campo.
L’assoluzione di Palomino è un segnale importante per il mondo dello sport, che deve sempre fare i conti con il problema del doping. È fondamentale che venga fatta chiarezza su ogni caso e che vengano garantiti i diritti di difesa degli atleti coinvolti. Solo così si potrà mantenere l’integrità e la credibilità delle competizioni sportive.
In conclusione, l’assoluzione di José Palomino rappresenta la fine di un’odissea durata 13 mesi, durante la quale il difensore dell’Atalanta ha dovuto affrontare accuse di assunzione di sostanze dopanti. Ora, con la sua totale assoluzione, Palomino può finalmente concentrarsi sul calcio e dimostrare il suo valore sul campo.