Il Tribunale Amministrativo Regionale (Tar) ha emesso una sospensiva del divieto di accesso al cimitero in bicicletta, ma solo per il pensionato. Di fronte a questa decisione, l’amministrazione comunale di Treviglio ha deciso di intervenire con un ordine del giorno in Consiglio.
Per Leonardo, un pensionato di oltre 80 anni, il divieto di accesso al cimitero in bicicletta è stato un colpo al cuore. Non riuscendo a camminare bene, la bicicletta rappresentava ancora per lui la possibilità di raggiungere la tomba della moglie, deceduta due anni fa. Da maggio, però, questo punto fermo della sua vita è venuto meno e si è sentito veramente solo. Il Comune, infatti, ha introdotto una piccola rivoluzione nel cimitero, vietando l’accesso con le due ruote.
L’intenzione dichiarata del Comune era quella di “portare decoro e maggiore sicurezza”, eliminando i 300 permessi rilasciati fino a quel momento per l’accesso in bicicletta al cimitero. Nonostante questi permessi fossero concessi solo in casi di necessità comprovata, presentando un certificato medico, l’amministrazione ha deciso di predisporre un servizio di trasporto tramite una caddy-car, una macchinina elettrica da golf. Un operatore avrebbe dovuto accompagnare coloro che ne facevano richiesta. Tuttavia, la macchina è una sola e nei giorni festivi e durante le ricorrenze si formano lunghe code. Anche quando è possibile salire sulla caddy-car, il tempo per pregare sulla tomba del proprio caro si riduce notevolmente.
Disperato, l’ottantenne ha deciso di presentare un ricorso al Tar di Brescia contro il Comune, chiedendo anche una sospensiva del divieto di accesso al cimitero. L’udienza si è tenuta il 12 luglio e le parti hanno argomentato le proprie posizioni. È emerso che tra le motivazioni che hanno portato il Comune a vietare l’accesso in bicicletta c’era il rischio di dover pagare ingenti risarcimenti in caso di incidenti sui vialetti in ghiaia.
Il Tar ha deciso a favore dell’ottantenne, sospendendo il provvedimento del Comune. Tuttavia, questa vittoria non si estende automaticamente alle altre 300 persone che avevano il permesso di accesso in bicicletta al cimitero. La Corte ha infatti ritenuto che l’interesse non fosse generale, ma specifico di ogni singolo individuo. Di conseguenza, il Tar ha impegnato il Comune a rilasciare un nuovo permesso, simile a quello precedente, solo per Leonardo. Ora si apre la possibilità di nuovi ricorsi. Per evitare questo rischio, la Giunta del sindaco ha deciso di modificare il regolamento cimiteriale, vietando l’accesso al cimitero in bicicletta.
In conclusione, il divieto di accesso al cimitero in bicicletta è stato sospeso solo per il pensionato che ha presentato ricorso. Tuttavia, il Comune intende modificare il regolamento per vietare l’accesso in bicicletta a tutti.