Truffa a Mariano: una coppia finge di avere il figlio ricoverato in ospedale per ottenere soldi per la benzina

Una coppia di cinquantenni ha messo in atto un raggiro nella via Vivaldi a Perticato, a Mariano Comense. Hanno approfittato della generosità delle persone per ottenere soldi per la benzina, sostenendo di dover raggiungere il figlio ricoverato in ospedale a Como a causa di un incidente. Augusta Caramignoli, fondatrice e referente del comitato “Cernobyl Mariano”, è stata una delle vittime di questa truffa.

La dinamica dei fatti è avvenuta lunedì lungo la strada che porta all’Interspar. Diverse persone hanno notato una Panda color celeste parcheggiata sul lato della corsia, da cui è scesa una donna che ha iniziato a chiedere aiuto in mezzo alla strada. Caramignoli si è fermata per chiedere cosa fosse successo alla coppia, che ha raccontato di avere ricevuto una chiamata dall’ospedale di Como riguardante il ricovero del figlio a seguito di un incidente. Tuttavia, erano rimasti senza soldi per la benzina necessaria per raggiungere l’ospedale.

Augusta Caramignoli ha deciso di aiutare la coppia, offrendo loro 20 euro per la benzina. La coppia ha proposto di lasciare i loro documenti come garanzia per restituire i soldi, ma Caramignoli ha spiegato che non era importante riavere i soldi, ma piuttosto aiutare una famiglia disperata. Hanno scambiato i numeri di telefono, ma quando ha provato a chiamarli, la linea risultava sempre staccata.

In quel momento è arrivata una signora che aveva riconosciuto la Panda e la coppia, gli stessi che l’avevano truffata nello stesso modo a luglio. Le donne hanno subito contattato i Carabinieri e Caramignoli ha deciso di sporgere denuncia. È sfiduciata perché questa coppia ha già diverse denunce a suo carico, ma ha scelto di informare il maggior numero di persone possibile per evitare che cadano nella truffa.

Augusta Caramignoli ha sottolineato che è terribile vedere delle persone giocare sui sentimenti degli altri per mettere in atto una truffa. La solidarietà è la sua missione attraverso il comitato “Cernobyl Mariano”, che aiuta i bambini Bielorussi da oltre vent’anni. Nonostante la truffa subita, è convinta che i veri poveri siano coloro che mettono in atto queste azioni.

È importante diffondere la notizia di questa truffa per evitare che altre persone cadano nella stessa trappola e per far sì che chiunque incontri una situazione simile possa essere più cauto e informato.

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