Blitz dei Carabinieri contro l’indebita percezione del reddito di cittadinanza

I Carabinieri del Gruppo Tutela Lavoro di Milano hanno concluso le indagini sull’indebita percezione del reddito di cittadinanza nella città di Milano da parte di cittadini extracomunitari, principalmente di origine somala, e sull’illecita monetizzazione del beneficio tramite commercianti compiacenti. Le indagini, avviate nel febbraio 2021, hanno portato all’individuazione di numerosi cittadini somali che percepivano il reddito di cittadinanza senza possedere i requisiti necessari.

Attraverso un’analisi dei flussi finanziari, è emerso che questi cittadini effettuavano acquisti anomali con la carta del reddito di cittadinanza presso tre esercizi commerciali di Milano, in particolare un “Internet point”, una rivendita di prodotti alimentari e un ristorante Kebab. Gli esercenti avrebbero consentito la monetizzazione del beneficio, versando loro l’intero credito della carta tramite pagamenti senza causa o attraverso pagamenti di utenze intestate agli esercenti. In cambio, gli esercenti consegnavano loro somme in contanti, trattenendo una percentuale sulla transazione.

Le indagini hanno portato all’individuazione di 597 indebiti percettori del reddito di cittadinanza, che sono stati deferiti presso 14 Procure della Repubblica per i reati di falsa attestazione dei requisiti e truffa aggravata. Tutti gli indagati sono extracomunitari, principalmente di nazionalità somala. Inoltre, sono stati segnalati all’INPS 36 soggetti in possesso dei requisiti, ma che hanno fatto un indebito utilizzo del beneficio, che è stato immediatamente sospeso.

La somma di denaro riciclata dagli esercenti è stata quantificata a circa 413.000 euro, mentre l’indebita percezione in danno dello Stato ammonta a 2.374.000 euro. Due dei tre titolari delle attività commerciali sono stati denunciati in stato di libertà per il reato di riciclaggio continuato, mentre il terzo è stato sottoposto agli arresti domiciliari. È stata eseguita anche una perquisizione locale e personale, con il sequestro di una somma in contanti di 40.000 euro considerata profitto del reato.

In conclusione, l’operazione dei Carabinieri della Tutela del Lavoro ha permesso di smascherare un’organizzazione che sfruttava il reddito di cittadinanza in modo illecito, danneggiando lo Stato e i cittadini italiani. Questo intervento dimostra l’impegno delle forze dell’ordine nel contrastare la frode e tutelare l’economia del Paese.

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