Il costo dei carburanti a Pavia ha raggiunto cifre incredibili. Al giorno d’oggi, è più probabile trovare la benzina sopra i 2 euro che sotto. In poco meno di due mesi, i prezzi sono aumentati anche del 30%. Le ragioni di questo aumento sono molteplici, ma alla fine i consumatori ne pagano le conseguenze, con un aumento dei costi sugli scaffali dei supermercati.
Il prezzo del petrolio è attualmente di 95 dollari al barile, una cifra non particolarmente elevata. Gli esperti attribuiscono la responsabilità di questi aumenti alla decisione dell’OPEC di ridurre la produzione di petrolio. Inoltre, le tasse sul carburante praticamente raddoppiano il prezzo alla pompa. In poche parole, tutto ricade sulle tasche dei consumatori e anche sul lavoro dei benzinai. Questi ultimi vengono spesso indicati come i principali responsabili, ma in realtà devono adeguarsi ai prezzi imposti dalle compagnie.
Un benzinaio che preferisce mantenere l’anonimato spiega: “Molti clienti fanno battute senza capire che noi non decidiamo i prezzi. Sarebbe utile far passare questo messaggio: anche noi siamo tra le prime vittime di questa situazione perché se non riusciamo a vendere una quantità adeguata di carburante, poi ci viene chiesto il conto. Molti di noi hanno dovuto ampliare l’area del distributore aprendo un autolavaggio o un bar tabaccheria per poter resistere. Anche con un buon numero di clienti, arriviamo a fine mese senza guadagnare molto a causa della riduzione dei consumi”.
Guardando la situazione dal punto di vista degli automobilisti, emerge una grande contraddizione. “Vogliono convincermi ad acquistare un’auto di nuova generazione? – si chiede Corrado mentre fa il pieno della sua utilitaria -. Va bene, ma se già devo spendere tutti questi soldi per il carburante, mi chiedo quanto mi rimarrà in tasca per poter investire in una nuova vettura che sicuramente non è economica. Dobbiamo ridurre i consumi e utilizzare l’auto solo quando è inevitabile”.