Un uomo di 26 anni, originario della Puglia, è stato arrestato lo scorso 15 settembre a Como Ponte Chiasso grazie all’ordine di arresto europeo emesso nei suoi confronti. L’uomo era latitante da diverso tempo, dopo aver commesso una serie di reati sessuali nei confronti di un bambino di 11 anni. I fatti risalgono al periodo in cui il ragazzo si era introdotto in un gruppo di minorenni appassionati di skateboard e BMX.
L’uomo aveva attirato il bambino nella sua casa e lo aveva costretto a compiere atti sessuali, anche tramite videochiamate su WhatsApp. Nel 2019, dopo essere stato condannato a 3 anni, 7 mesi e 9 giorni di reclusione per violenza sessuale aggravata, corruzione di minorenne e adescamento di minorenni, l’uomo era fuggito dall’Italia, facendo perdere le sue tracce.
La Procura di Bari aveva emesso un ordine di esecuzione per la sua carcerazione anche a fini estradizionali in ambito Schengen, e grazie a questo è stato possibile rintracciarlo in Svizzera, dove è stato arrestato e poi estradato in Italia.
Attualmente l’uomo si trova nel carcere di Pavia, dove sconterà la sua pena. Questo arresto dimostra l’importanza della cooperazione tra le autorità italiane e straniere nel combattere i reati sessuali e garantire la giustizia per le vittime. È fondamentale che i responsabili di tali crimini vengano puniti e che nessuno possa sfuggire alla legge.