Il lago del Bernigolo, situato a Moio de’ Calvi, è in una situazione critica e ha bisogno di aiuto. Negli ultimi anni, residenti e turisti hanno lanciato numerosi appelli per salvare questo bacino artificiale. A causa dell’accumulo di detriti, la capacità del lago si è ridotta drasticamente, ora rappresenta solo il dieci per cento di quella originale. Le acque smeraldine sono diventate sporche e stagnanti.

Questo lago è stato definito “ammalato” da un vecchio articolo del Corriere Bergamo del 2012. Undici anni fa, si denunciava già lo stato “paludoso” del bacino. Purtroppo, la situazione non è migliorata affatto nel corso degli anni. Una lettrice ha segnalato che il lago versa in uno stato di degrado, con il fondo che affiora dalle acque e copre parte della superficie.

La realizzazione del lago risale al 1949, quando l’Enel creò un bacino lungo il fiume Brembo per essere un punto di scarico per la centrale di Bordogna e per alimentare quella di Lenna. Durante l’alluvione del 1987, la Valle Brembana fu colpita e il lago del Bernigolo accumulò una grande quantità di detriti che sono ancora presenti oggi, dopo più di trent’anni.

Quindici anni fa, sembrava che ci sarebbe stato un intervento risolutivo per rimuovere i detriti. Si scoprì che questi materiali erano classificati come “rifiuti speciali” e richiedevano un costo elevato per lo smaltimento. Nel 2013, furono portate le prime ruspe che svuotarono e riempirono il bacino più volte, ma poi l’intervento si interruppe.

Secondo un recente articolo del Corriere Bergamo, spetta all’Enel pulire il lago, ma l’azienda ha l’obbligo di farlo entro il termine della concessione, nel 2029. La pulizia completa richiederebbe un intervento costoso, stimato intorno agli otto milioni di euro.

Negli ultimi mesi, sembrava che ci sarebbe stato un tavolo di lavoro con il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini per trovare una soluzione con l’Enel. Ora bisogna aspettare ulteriori sviluppi per capire il destino di questo bellissimo ma dimenticato lago alpino.

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