Sacerdote sessantacinquenne accusato di detenzione di droga ai fini di spaccio, minacce e violenza sessuale è sparito dal suo domicilio a Desenzano. La fase di indagine è stata chiusa formalmente, ma la sua irreperibilità sta ostacolando l’iter giudiziario. La Curia di Verona, a cui dipendeva il sacerdote, lo aveva segnalato come residente nel suo domicilio, ma ora non si hanno più notizie su di lui. Le autorità stanno incontrando difficoltà nella notifica dell’atto di chiusura delle indagini a suo carico. L’allarme è scattato quando, la notte tra l’1 e il 2 agosto, gli agenti del Commissariato gardesano sono stati chiamati dai vicini di casa a causa delle urla di un giovane trans che si trovava completamente nudo e urlava dalla finestra dell’appartamento del sacerdote. Successivamente, il giovane si è gettato dalla finestra, ma è stato salvato dai Vigili del Fuoco. Poco dopo, ha presentato una denuncia per violenza sessuale nei confronti del prete. Durante gli accertamenti, è emerso che nel suo appartamento erano stati trovati alcuni grammi di cocaina, che secondo gli inquirenti il sacerdote deteneva per spacciarla. Tutto è iniziato da una denuncia presentata da un giovane barista venezuelano, con cui il religioso aveva rapporti di sesso a pagamento. I due si erano conosciuti nel 2020 attraverso un sito di incontri e gli appuntamenti si erano susseguiti regolarmente. Tuttavia, il prete aveva smesso di pagare il giovane, che aveva quindi deciso di interrompere i loro incontri. La situazione si era aggravata quando il sacerdote aveva iniziato a minacciare il giovane di fronte alla richiesta di pagamento arretrato. Ora, con la scomparsa del religioso, le autorità stanno cercando di rintracciarlo per procedere con il processo a suo carico.

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