La carenza di personale e l’aumento delle visite specialistiche per i detenuti che devono essere effettuate al di fuori del carcere, aumentano i rischi per gli agenti del nucleo Traduzioni e Piantonamenti. Nella giornata del 20 settembre 2023, durante il trasporto di tre detenuti dall’ospedale cittadino del carcere di Busto Arsizio, si è verificato un tentativo di fuga, il secondo in soli tre mesi. Durante le operazioni per fermare il fuggitivo, uno degli agenti di scorta è rimasto ferito e dovrà riposarsi per 10 giorni. Secondo FP CGIL Varese, la causa principale di questo episodio è la carenza cronica di personale. Attualmente, il Nucleo Traduzioni e Piantonamenti è composto da 15 unità anziché le 19 previste, una carenza che supera il 20%. Inoltre, c’è stato un aumento vertiginoso delle visite specialistiche che richiedono il trasporto in ospedale. Questo aumento rapido negli ultimi anni potrebbe essere dovuto a una sorta di “strategia difensiva”, inviando sempre i detenuti in ospedale per qualsiasi problema al fine di evitare eventuali denunce, considerando anche il basso numero di medici e infermieri che scelgono di lavorare nei penitenziari. Il risultato di tutte queste ragioni è evidente: un numero insufficiente di lavoratori deve far fronte a una richiesta molto elevata di trasporti, obbligando gli agenti di polizia penitenziaria a svolgere più traduzioni ogni giorno, a discapito dell’efficienza e della sicurezza. CGIL Varese sottolinea che da anni denunciano la situazione del personale e chiedono una campagna di integrazione del personale della polizia penitenziaria per garantire il riposo dei lavoratori e una migliore distribuzione del carico di lavoro, perché la sicurezza di questi lavoratori diventi una priorità.