Gli scavi archeologici a Rezzato hanno portato alla luce importanti reperti risalenti al Neolitico medio, datati intorno al IV millennio. Durante i lavori per la realizzazione di una vasca di laminazione, sono stati scoperti sei focolari, una piccola fornace e frammenti di vasi di ceramica. Inoltre, è stato rinvenuto un oggetto molto raro chiamato “pintadera”, che potrebbe essere stato utilizzato per decorare tessuti o contrassegnare forme di pane. L’area di Virle Treponti, dove si sono svolti gli scavi, è già stata oggetto di ritrovamenti archeologici in passato, come nel sito di Ca’ de’ Grii. I reperti scoperti saranno sottoposti a ulteriori analisi, incluse datazioni con il carbonio 14 e analisi paleobotaniche per determinare il tipo di legno utilizzato e la presenza di semi. Gli archeologi hanno anche rinvenuto strati di argilla che indicano che l’area è stata soggetta ad alluvioni nel corso dei millenni. Durante gli scavi, sono stati coinvolti anche due geologi specializzati per studiare la stratigrafia e ricostruire la storia geologica dell’area. L’interesse suscitato da questi ritrovamenti ha portato alla sospensione temporanea dei lavori per permettere agli archeologi di recuperare tutti i reperti in tranquillità.

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