I pescatori del lago di Garda sono pronti a protestare per la situazione critica del coregone, un pesce tipico del lago che potrebbe presto scomparire. Il Ministero della Transizione ecologica ha autorizzato la semina di avannotti di coregone sul lago di Como e sul Sebino, ma non sul Garda. I pescatori si chiedono il motivo di questa decisione e chiedono ulteriori ricerche per dimostrare che non vi è concorrenza tra il coregone e altre specie. Attualmente, il 70% del pescato dei pescatori professionisti del Garda è costituito da coregone. La chiusura dell’incubatoio di Desenzano da due anni ha peggiorato la situazione, secondo i pescatori dovrebbe essere riaperto al più presto per poter seminare nuovi esemplari. I pescatori auspicano anche un maggior coinvolgimento della Comunità del Garda per proteggere il lago e i suoi prodotti. Sperano di ottenere una deroga dal Ministero e chiedono il supporto della comunità per fare pressione sulle istituzioni. La pesca sostenibile è fondamentale per garantire la sopravvivenza del coregone e la continuità dell’attività dei pescatori del lago di Garda.

Articolo precedenteIl giovane scomparso di Brescia ritrovato sano e salvo a Milano
Articolo successivoSettembre nero a Brescia: sei giovani vite spezzate sulle strade

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui