Oggi, venerdì 22 settembre, sono stati rimossi dalla piazza Primo Maggio di Legnano gli oltre 180 alberi abbattuti durante il nubifragio dello scorso 24 luglio. Questi alberi, sia conifere che latifoglie, saranno trasformati in combustibile per l’alimentazione del teleriscaldamento dopo essere stati trasportati in aziende che trattano biomasse in Lombardia e Piemonte.
Per facilitarne il trasporto e ridurre il loro ingombro, i tronchi sono stati trattati sul posto utilizzando macchinari che triturano il legno, chiamati cippatrici.
Una parte delle conifere abbattute è stata destinata all’industria del legno per la produzione di assi, travi e bancali. I tronchi delle latifoglie, invece, appartenenti a specie come aceri, betulle, ippocastani, pioppi, olmi e salici, sono stati inviati al Centro di Nerviano dell’Ersaf-Ente regionale per i servizi all’agricoltura e alle foreste, come previsto dalla legge. Anche questi tronchi saranno triturati e utilizzati dall’industria delle biomasse, ma il processo verrà svolto in un luogo protetto per evitare la diffusione del coleottero cerambicide, in caso di presenza.
Anche i 150 tronchi abbattuti a Canegrate e stoccati in un’area di via Firenze, vicino al campo sportivo, e gli 80 tronchi dell’area di Parabiago, che sono stati temporaneamente lasciati in via Morosini, verranno trasformati in risorse utilizzando le stesse modalità.