Settembre è stato un mese nero per la provincia di Brescia, con la morte di ben sei persone sulle strade. Quattro di queste vittime avevano meno di 25 anni, lasciando un vuoto incolmabile nei propri cari.

Secondo i dati dell’associazione “Condividere la strada della vita” di Brescia, fino al 31 agosto erano già stati registrati 42 morti e altrettanti incidenti mortali. A questi numeri si aggiungono le sei vittime di settembre.

L’ultima tragedia è avvenuta ieri mattina a Marone, dove un camionista di 49 anni di Pisogne, Marco Frassi, ha perso la vita dopo un volo di 60 metri alla guida del suo mezzo pesante. Il giorno prima, invece, è morto il 19enne di Rovato, Daniele Lamberti, in seguito all’impatto contro un albero mentre era in sella alla sua moto.

Il 18 settembre è deceduta una giovane di 22 anni di Bressanone coinvolta in un incidente avvenuto due giorni prima a San Felice del Benaco. Il 17 settembre, invece, un uomo di 75 anni, Luigi Giovanni Facchinetti, è stato schiacciato dal trattore che stava guidando a Temù, nella frazione di Pontagna.

Il 14 settembre è morto in ospedale, a distanza di una settimana dall’incidente a Lonato, il 18enne Omar Khalaf, vittima di un gioco finito male. Infine, il 9 settembre, nel cuore della notte, è morto a Cologne il motociclista di 22 anni di Leno, Cristian Capoccia.

Questi numeri sono davvero impressionanti e ci fanno riflettere sulla sicurezza stradale. È importante rispettare le regole del codice della strada e guidare in modo responsabile, soprattutto per i giovani che sono più vulnerabili. La vita è un bene prezioso e dobbiamo fare tutto il possibile per preservarla.

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