In udienza, una donna di 34 anni si è dichiarata innocente dalle accuse di maltrattamenti aggravati nei confronti di una bambina affetta da autismo. L’imputata, un’educatrice, ha depositato un memoriale scritto in cui spiega il suo lavoro e racconta le mattinate trascorse con la piccola, a cui ha sempre voluto bene. Durante l’udienza, ha rilasciato brevi dichiarazioni spontanee affermando la sua innocenza e ha pianto.

Le accuse contro di lei sono state basate su video registrati dalle telecamere installate in aula dagli inquirenti, dopo la segnalazione della madre della bambina che aveva notato dei lividi sul corpo della figlia. Le riprese durarono due giorni e il 28 aprile dell’anno scorso l’imputata fu arrestata. Secondo il pm Alessio Bernardi, le immagini rappresentano “la prova regina che non lascia alcun dubbio” sulle presunte violenze subite dalla bambina. Bernardi ha chiesto una condanna a 5 anni.

La difesa, rappresentata dagli avvocati Piergiorgio Vittorini e Marco Soldi, ha invece chiesto l’assoluzione, sostenendo la mancanza di abitualità della condotta. Secondo la difesa, le immagini devono essere contestualizzate e non è escluso che la bambina si sia procurata da sola lesioni e graffi. La difesa ritiene che i contatti tra l’educatrice e la bambina possano non essere idonei a causare quelle ecchimosi.

La difesa ritiene che la chiave di lettura, eventualmente, stia nella frustrazione e nella mancanza di strumenti dell’educatrice, e non nella volontà di far soffrire la piccola.

L’udienza si è conclusa e ora si attende la decisione del giudice.

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