Ancora un tentativo di truffa ai danni di una donna a Monza. A riferirlo è Roberto Civati, coordinatore del gruppo Controllo di vicinato di Monza, che racconta quanto accaduto a una sua conoscente nel pomeriggio di giovedì 21 settembre, in via Giacomo Puccini.Stando a quanto riferito dal coordinatore un falso tecnico dell’acqua, con divisa ufficiale e munito di tesserino di riconoscimento, si sarebbe presentato alla porta della donna con la scusa di un controllo di emergenza per presunte infiltrazioni di amianto nella rete idrica della zona. Un racconto tanto dettagliato quanto convincente tanto che la donna ha aperto il cancello di ingresso della sua villetta, per consentirgli di controllare la rete idrica.

Tentano la truffa dell’acqua e il racconto

«Restando sulla porta di casa, proprio per non destare sospetti, mi ha chiesto di aprire un rubinetto, per capire se si sentisse o meno un odore acido provenire dall’acqua», racconta la donna. «Effettivamente l’odore c’era – conferma l’inquilina di via Puccini – ma probabilmente era dovuto al fatto che aveva spruzzato alle mia spalle e senza che me ne accorgessi, qualcosa di maleodorante, che mi ha anche provocato stordimento».A complicare la scena si è presentato sul posto al cancello della villetta anche un carabiniere in divisa. Evidentemente un falso militare tanto da suscitare i primi sospetti nella donna. Il carabiniere avrebbe intimato alla signora di uscire velocemente da casa precisando però che avrebbe dovuto portare con sé le cose preziose ed eventuali valori custoditi in cassaforte.Una richiesta che ha sollevato ulteriori dubbi sulla veridicità dei due uomini e soprattutto sull’identità del finto carabiniere. «La scena è durata diversi minuti, la situazione non si stava sbloccando e di fronte alle mie resistenze e alle mie giuste perplessità i due truffatori si sono dimostrati sempre più nervosi, fino ad andarsene all’improvviso imprecando», conclude la donna.

Tentano la truffa dell’acqua e l’ennesimo episodio

Un ennesimo tentativo si truffa fortunatamente non riuscito. «Se non si è sicuri dell’identità di coloro che si presentano come appartenenti alle forze dell’ordine è fondamentale contattare il numero unico di emergenza, il 112 o la stazione dei carabinieri più vicina – spiega Civati -. Occorre ricordare poi che i carabinieri di norma operano in coppia, in divisa e con vetture di servizio. Inoltre i carabinieri non si presentano mai con pettorine ma indossano la classica uniforme. Bisogna stare attenti ai dettagli della divisa, i truffatori di solito presentano inesattezze proprio nell’uniforme e negli accessori».

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