La pena per Michele La Mura, un uomo di 56 anni di Saronno accusato di aver causato la morte di Francesco Costa, un concittadino di 45 anni, si è ridotta dalla sentenza di primo grado alla sentenza della Corte d’Appello. Durante una lite vicino a un bar in via Varese, Costa è caduto a terra e ha battuto la testa, morì successivamente dopo essere stato trasportato all’ospedale di Legnano. Un litigio banale si è trasformato in tragedia e l’accusa di omicidio preterintenzionale è stata avanzata.

Nel primo grado, all’imputato erano stati inflitti 11 anni di reclusione, che a Milano, in Appello, sono diventati 7 anni e 8 mesi di reclusione.

I fatti risalgono al pomeriggio dell’8 gennaio 2022. Nel locale gestito dal 56enne c’è stata una lite con la barista, figlia della compagna di La Mura, a causa del prezzo dei cocktail. Costa e un amico se ne andarono prima e poi tornarono sul posto per recuperare l’auto parcheggiata lì vicino, nel frattempo anche La Mura era arrivato e fuori dal locale, dove ci sono marciapiedi e un parcheggio, scoppiò la lite e Costa finì a terra. Successivamente fu trasportato all’ospedale di Legnano e due giorni dopo morì. Attraverso le indagini, i carabinieri ricostruirono l’accaduto e arrestarono La Mura.

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