“Guardi, guardi il disastro che ho proprio fuori dalla porta”
Mina Vestuto è molto arrabbiata e non posso biasimarla. I lavori tanto attesi in via Quarti non sono stati avviati nel modo corretto.
“Nemmeno sappiamo se gli operai erano regolari, figuriamoci i lavori!”
In effetti, è un problema ricorrente per chi gestisce le case popolari, come dimostra anche l’incidente di un operaio non regolare in un subappalto di MM per la sistemazione di una scuola.
“Ma quello è il meno, mi preoccupa il fatto che le pareti di cartongesso che coprono quarant’anni di rifiuti potrebbero farci soffrire per l’odore la prossima estate. È una questione di spazzatura non raccolta. Ma soprattutto riguarda il mio scaldabagno.”
Il suo scaldabagno?
“Sì, in un edificio dove ci sono decine di abusivi, dove gli operai a volte non sono regolari, dove l’eternit viene smaltito in modo casuale, mi è arrivata una voce che mi ha gettato nel panico. Mi è stato detto che, poiché le canne fumarie non funzionano (e se non funzionano, la colpa è mia?), devo installare uno scaldabagno elettrico.”
Mi sembra una richiesta ragionevole, no?
“Ma nemmeno per idea! In primo luogo, non c’è spazio fisico per metterlo. Capisco le leggi, i regolamenti, l’Europa e tutto ciò che volete, ma se non cambiamo anche le leggi della fisica, lo scaldabagno elettrico NON CI STA. Quindi, secondo qualcuno, dovrei fare la doccia con acqua fredda tutto l’inverno, ammalarmi e poi lasciare che questa casa venga occupata.”
Dai, non esagerare.
“Guardi le foto e mi dica: sembra che stiano facendo di tutto, ma proprio di tutto, per farci andare via? Non chiedo molto, anzi chiedo solo una cosa: lasciatemi invecchiare serenamente, al caldo e nella casa che, tra lavori, soprusi, abusi e canoni, ho pagato due volte…”
Chiediamo un parere a Franco Vassallo, Responsabile per le politiche abitative e decentramento del coordinamento cittadino di Milano di NOI MODERATI, che è venuto qui diverse volte:
“Ho scritto proprio l’altro giorno all’Assessore Regionale alla Casa, dott. Franco. Nell’immondizia abbandonata c’è di tutto, dalle bombole di gas ai topi. Mi è stato assicurato che si interverrà al più presto. Difendere via Quarti è una mia battaglia personale, nonostante i molti problemi che ha Aler, svantaggiata rispetto a MM, ho visto molta lealtà e voglia di collaborazione. Spero che possiamo affrontare con successo le emergenze più grandi. Non so nulla sulle voci riguardanti gli scaldabagni, ma mi informerò per contribuire a rasserenare gli animi!”
Franco Vassallo ha una laurea in legge con il massimo dei voti ed è iniziato due anni fa una carriera di imprenditore con la casa editrice digitale Leo Libri. Attualmente è presidente di Leotech srls, che ha contribuito a fondare. Si occupa di internazionalizzazione delle imprese, marketing e comunicazione.

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