Incastrati dal caparbio lavoro degli agenti della Polizia Locale.
Un grave episodio si è verificato il 3 settembre 2023 a Sondrio, caratterizzato da un comportamento davvero riprovevole e ingiustificabile, che solo per caso fortuito non ha causato danni alle persone.
Così scrive il Comandante della Polizia Locale di Sondrio, Mauro Bradanini, descrivendo una recente situazione che ha richiesto l’intervento degli agenti.
Indagini
Il comandante continua:
Nella mattinata di domenica 3 settembre è arrivata alla Centrale Operativa della Polizia Locale una segnalazione che informava del grave pericolo causato dalla rimozione di una griglia di protezione sul marciapiede a nord dell’incrocio Torelli/Moro, con conseguenti rischi per la sicurezza delle persone. Immediatamente una pattuglia della Polizia Locale si è recata sul posto e ha verificato l’effettiva assenza della griglia, che proteggeva un vano di areazione dei sottoservizi, delle dimensioni di 1,5×0,30 metri e profondo 5 metri. Gli agenti hanno delimitato l’area e fatto intervenire personale tecnico per ripristinare la sicurezza del luogo.
Non essendoci persone sul posto in grado di fornire informazioni sull’accaduto, gli agenti hanno immediatamente avviato le indagini attraverso l’osservazione delle immagini registrate la notte precedente dai sistemi di videosorveglianza installati sul luogo, che mostrano una scena surreale e incredibile: verso le due di notte, due giovani uomini si avvicinano alla grata di metallo, la sollevano e la trasportano sul parapetto lungo il torrente Mallero, per poi gettarla nel fiume. Si allontanano e dopo mezz’ora tornano sulla scena, osservano il vano scoperto, lo attraversano e si allontanano definitivamente.
La distanza delle telecamere dal luogo dell’incidente e la scarsa illuminazione notturna rendono le immagini non nitide e non immediatamente utilizzabili per l’identificazione dei due soggetti, ma gli agenti non si arrendono e con determinazione esemplare iniziano un’analisi complessa delle immagini registrate dalle telecamere progressivamente più lontane a cerchi concentrici.
E la pazienza certosina produce risultati: la telecamera di un sottopasso riprende con maggiore nitidezza i due soggetti, consentendo di confrontarli e identificarli definitivamente. Convocati in Comando, i due uomini non hanno avuto altra scelta che confermare le proprie responsabilità.
Denunciati
In conclusione:
Sono stati denunciati per il reato di rimozione di segnali e ripari, come stabilito dall’articolo 673 del codice penale, fatte salve le ulteriori decisioni che la Procura della Repubblica di Sondrio, a cui sono stati inviati gli atti, prenderà. Rimane lo sconcerto per la totale gratuità e assurdità di un gesto, privo di qualsiasi motivazione plausibile, che avrebbe potuto causare gravi conseguenze per l’incolumità e la sicurezza delle persone.