Erba d’annata è l’ultimo romanzo di Aldo Pagano, un vero maestro del genere giallo. In questo libro, l’autore riesce a coniugare la sua passione per le indagini con una magistrale interpretazione degli stati d’animo umani.
La storia si svolge a Bari, in un freddo lunedì mattina di metà dicembre. Emma Bonsanti, sostituto procuratore, viene chiamata in periferia per indagare sulla morte di un ragazzo della Bari bene. Il cadavere di Giorgio De Santis, ventitreenne studente in legge e figlio di noti ristoratori locali, è stato trovato fuori da un capannone con il corpo segnato da fratture multiple.
Inizialmente, sembra un caso di suicidio, ma Emma non ha nessuna voglia di indagare. Si sente fragile, sola, vuota e non ha energie da spendere per questa morte che sembra essere il gesto volontario di un ragazzo problematico. Tuttavia, quando il sovrintendente capo della polizia scopre delle stranezze nella vita e nella morte di De Santis, Emma capisce che c’è qualcosa di più dietro questa tragedia.
Infatti, ci sono molti elementi che non tornano: un rave party svoltosi nel capannone, una lite furiosa poco prima della scomparsa, un matrimonio imminente di cui il ragazzo sembrava voler tirarsi indietro e la coltivazione illegale di marijuana. Emma si rende conto che è necessario svegliarsi dal torpore e mettere tutta se stessa in questo caso, che sembra essere tutto tranne che un suicidio.
Aldo Pagano, nato a Palermo nel 1966, è un autore poliedrico che ha vissuto a lungo in diverse città italiane. Ex giornalista ed ex sommelier, ha pubblicato diversi romanzi gialli, tra cui La trappola dei ricordi, Motivi di famiglia e Caramelle dai conosciuti, tutti con protagonista l’indimenticabile Emma Bonsanti. Con due dei suoi romanzi è stato semifinalista al premio Scerbanenco.
Se siete appassionati del genere giallo e amate le storie che mescolano indagini e introspezione psicologica, Erba d’annata è sicuramente un libro da non perdere. Aldo Pagano vi guiderà attraverso un’indagine avvincente, in cui la protagonista dovrà combattere non solo contro un nemico esterno, ma anche contro la sua stessa depressione.