Nonostante la rimozione della piramide verde in Piazza Vecchia, le polemiche continuano a susseguirsi. Oggi, attraverso un articolo del Corriere Bergamo, alcune immagini della pavimentazione della piazza di Città Alta hanno iniziato a circolare sui social, mostrando dei danni causati dalla struttura ideata dall’architetto paesaggista argentino Rein-Cano.
Dopo le numerose polemiche suscitate dall’installazione, è stata persino lanciata una petizione per chiedere che Piazza Vecchia non venga più toccata dalle iniziative de I Maestri del Paesaggio. E ora, Arketipos, l’organizzazione dell’evento, si trova ad affrontare un’ulteriore tegola.
Il Comune ha diffuso una nota nella mattinata di oggi, dichiarando che, nel caso in cui i danni venissero confermati, si tratterrà una parte della cauzione che l’Associazione versa per l’organizzazione del Landscape Festival. Tuttavia, Palazzo Frizzoni ha anche aggiunto che le lastre in pietra di Sarnico, posate pochi decenni fa, necessitano di costanti interventi di sistemazione a causa della fragilità del materiale scelto. Il Comune di Bergamo ha sempre prestato molta attenzione a questa questione. Il materiale subisce danni non solo a causa delle iniziative o delle manifestazioni che si svolgono in piazza, ma anche a causa degli agenti atmosferici, del transito quotidiano di mezzi di trasporto autorizzati e del passaggio delle decine di migliaia di persone che ogni anno visitano o frequentano Città Alta e Piazza Vecchia.
Nel pomeriggio, Arketipos ha diffuso una nota stampa ai media locali, in cui si legge che alcune delle immagini pubblicate nell’articolo non corrispondono nemmeno all’area in cui è stata montata la struttura temporanea “Grow Together”. Come accaduto per le dodici edizioni precedenti del Landscape Festival, l’Associazione rimetterà la piazza nelle condizioni in cui si trovava prima dello svolgimento dell’evento. Infatti, come per ogni edizione, le condizioni della piazza, compresa la pavimentazione, sono state documentate e un primo esame ha già evidenziato che alcuni dei danni visibili nelle immagini pubblicate dal Corriere di Bergamo erano preesistenti al Landscape Festival 2023 e non attribuibili all’organizzazione. Anche per questa edizione del Festival, tutte le operazioni e i lavori sono stati eseguiti con la massima diligenza e responsabilità, nel rispetto della città e del suo patrimonio.