Una donna di trentuno anni è stata sottoposta a obbligo di dimora e di firma a Varese dopo aver dato in escandescenze in pieno centro cittadino. La donna, completamente ubriaca, si era spogliata per strada chiedendo ai passanti di fare sesso e aveva poi aggredito i poliziotti che tentavano di calmarla. L’episodio si è verificato davanti a un bar del centro cittadino e la donna era così fuori controllo che ha persino battuto la testa contro gli arredi urbani, danneggiandoli. Quando i poliziotti sono arrivati, ha reagito sputando e graffiando gli agenti che cercavano di coprirla e bloccarla. Durante la convalida del fermo davanti al giudice di Varese, la donna ha scoppiato a piangere, spiegando di aver perso la testa e di essere in un momento molto difficile. Ha anche specificato di non avere alcuna malattia contagiosa e di aver affermato di avere l’HIV solo per spaventare i poliziotti dopo averli sputati addosso. Il Pubblico Ministero aveva chiesto la custodia cautelare agli arresti domiciliari per la donna, che ha trascorso la notte in camera di sicurezza, ma il giudice ha deciso di scarcerarla imponendole l’obbligo di presentarsi per la firma e di non allontanarsi da Varese. La donna comparirà in tribunale a novembre per le accuse di violenza e resistenza a pubblico ufficiale.

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