Sentenza storica del tribunale di Milano sul nodo appalti e subappalti: la Schenker deve 733mila euro a dieci lavoratori
Il tribunale civile di Milano ha emesso una sentenza storica riguardante il problema degli appalti e dei subappalti. La multinazionale DB Schenker Italia, controllata dal colosso tedesco Deutsche Bahn, è stata condannata a pagare 733mila euro a dieci lavoratori. Questa vicenda potrebbe non avere un impatto significativo sui bilanci dell’azienda di logistica, ma il tribunale ha stabilito che DB Schenker è responsabile solidale insieme al suo fornitore di movimentazione delle merci, Gbf Trasporti. La causa è stata avviata dai legali dei dieci autisti di Gbf che hanno lavorato per sette anni trasportando merci esclusivamente per conto di DB Schenker. Secondo il giudice civile, questi autisti non hanno ricevuto i pagamenti spettanti per straordinari, TFR, scatti di anzianità e indennità di trasferta. Il giudice del lavoro milanese Luigi Pazienza aveva già riconosciuto loro un risarcimento di 733.246,67 euro lordi, compresi i contributi e le imposte, stabilendo che DB Schenker è responsabile solidale perché c’era un rapporto di monocommittenza tra l’azienda e gli autisti. Dopo che la somma non è stata pagata entro i termini stabiliti, i legali hanno iniziato la procedura di pignoramento di un conto corrente, ottenendo il congelamento di 1.158.725,52 euro. Il giudice delle Esecuzioni Maria Rosaria Bernasconi ha confermato la correttezza della procedura di pignoramento e ha assegnato oltre 700mila euro ai dieci autisti (in un caso ai tre eredi a seguito della morte del lavoratore) e ha ordinato alla banca depositaria del conto corrente milionario dell’azienda del Gruppo Deutsche Bahn, le ferrovie tedesche, di soddisfare le richieste dei creditori. DB Schenker Italia, con sede a Peschiera Borromeo nel Sudmilano, ha un fatturato di 1,1 miliardi di euro, un utile di 32 milioni e oltre 1.200 dipendenti.