Distrazioni e operazioni dolose per 8,5 milioni: due anni con pena sospesa

Guglielmo Alessio, ex “leader” nella produzione delle insalate in busta, è stato condannato a 2 anni di reclusione, con pena sospesa, per il crac di Agronomia Spa. L’accusa riguarda una bancarotta aggravata da 8,5 milioni di euro, tra soldi dirottati su altre società, assegni persi e crediti fasulli. Nel 2014, Agronomia era quotata in borsa, aveva 120 dipendenti e annunciava investimenti importanti. Tre anni dopo, la società aveva un buco da 16 milioni di euro. Durante il processo è emerso che dalla società di San Paolo d’Argon sono stati trasferiti oltre 6 milioni e 200 mila euro a favore di altre società del gruppo, senza alcun vantaggio compensativo. Sono stati anche distratti 4 assegni circolari per un totale di 481.500 euro. Inoltre, sono state riscontrate attrezzature non trovate in fase di inventario. La sede di Agronomia è stata venduta per meno di un milione di euro e la procedura fallimentare è alle battute finali. Alessio ha già transato. Secondo i giudici, sono state commesse diverse fattispecie di bancarotta. La difesa e il pm hanno concordato una pena sospesa, ritenendo le condizioni attenuanti equivalenti alle circostanze attenuanti generiche e escludendo la recidiva. Guglielmo Alessio aveva già aperti due procedimenti, uno dei quali è stato archiviato, mentre per l’altro ha ottenuto la revoca del decreto penale di condanna.

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