Nello studio di Piazzapulita, su La7, si è discusso di questioni fiscali, degli accertamenti effettuati dai Comuni sulle attività commerciali (bar, dehors, ma anche autovelox e multe). Durante la trasmissione, il sindaco di Como, Alessandro Rapinese, ha elogiato la Tari (la tassa sui rifiuti) e ha respinto le lamentele dell’italiano che si lamenta continuamente: “Se chiudiamo è colpa del fisco, se prendo una multa è colpa del Comune”. Secondo il sindaco, questa mentalità non va bene. In modo provocatorio, ha iniziato a dire “io godo”, probabilmente riferendosi al pagamento delle tasse o delle multe.

Il sindaco di Terni, Stefano Bandecchi, che è attualmente indagato per una rissa avvenuta in Consiglio comunale, si è infuriato con Rapinese e gli ha chiesto cosa avesse fatto prima di diventare sindaco. “L’agente immobiliare”, ha risposto Rapinese. “Ecco, lei nella vita non ha mai fatto una minchia, non capisce una sega”, ha replicato Bandecchi, che desidera difendere coloro che fanno impresa e che, secondo lui, sono tartassati dalle tasse. Secondo Bandecchi, gli agenti immobiliari vendono case che non sono loro e non corrono mai rischi.

La discussione tra i due sindaci ha evidenziato un divario di opinioni riguardo all’imposizione fiscale e al ruolo degli imprenditori. Mentre Rapinese sembra sostenere il sistema fiscale e respingere le lamentele degli italiani, Bandecchi ritiene che gli imprenditori siano sovraccaricati dalle tasse. Questo dibattito solleva importanti questioni sulle politiche fiscali e sul sostegno alle imprese in Italia.

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